Anas dice stop alle strade abbandonate: il trasporto con bisarca spera

Tra le molteplici problematiche che gli autotrasportatori si trovano costretti a fronteggiare quotidianamente vi è sicuramente quella della viabilità, che in molti tratti della rete stradale italiana si presenta ancora a dir poco inqualificabile. Non è utopia, purtroppo, affermare che in Italia sono migliaia i chilometri di strada che risultano essere ancora incompleti o che necessitano di una adeguata manutenzione, soprattutto a seguito dei gravi disagi provocati dalle impervie condizioni climatiche.

A dire basta a questo increscioso inconveniente è direttamente il presidente dell’Anas – Gianni Vittorio Armani – che, in occasione della presentazione del piano Anas avvenuta a Scillato (Sicilia), ha lanciato l’allarme, sottolineando come sono all’incirca una ventina le grandi strade chiuse e non più ripristinate in Italia. Una piaga questa che colpisce maggiormente la Sicilia, dove è consistente il numero delle strade abbandonate a sé stesse (ben sette), vuoi per mancanza di conservazione, vuoi perché rimaste inagibili a causa di frane e smottamenti. Una situazione divenuta ormai insostenibile per l’Anas al punto da lanciare un programma specifico denominato “Basta strade abbandonate”, ovvero un piano di finanziamento finalizzato alla riapertura dei tratti stradali rimasti per anni nel dimenticatoio. Sono 150 i milioni di euro messi a disposizione, ai quali si aggiungono 490 milioni per rimuovere le limitazioni sulle strade.

Anas Autotrasporto

Un progetto che è stato subito sposato dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Del Rio. Compito dell’Anas è soprattutto quello di individuare le misure più idonee da adottare, dando la priorità ai tratti stradali più disagiati. Ed è proprio dalla Sicilia, dove si annoverano le situazioni più incresciose che costringono gli automobilisti a fare lunghe deviazioni, che il piano “Basta strade abbandonate” verrà inaugurato. Si partirà dalla S.S. 121 “Catanese”, un’arteria strategica per l’isola come per l’intero Paese, il cui miglioramento è fondamentale per potenziare l’accessibilità dei Tir e degli autisti che effettuano spedizioni con bisarca. Sono due i tratti di questa strada che necessitano di un ripristino tempestivo, ossia il viadotto “Coda di Volpe” (km 241,300 – km 241,700) e il ponte “Cinque Archi” (Km 120,500 – km 125,900), per il quale Anas si è prefissata di ultimare i lavoro entro e non oltre un anno.

In definitiva, non è assolutamente sbagliato affermare che, quella del miglioramento delle condizioni di viabilità, rappresenta senza ombra di dubbio un traguardo da raggiungere decisivo per il ritorno alla crescita economica del nostro Paese.

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