Euro-dollaro ancora in rally. La moneta unica infrange il muro di 1,11

Non sembra volersi fermare il rally dell’euro nei confronti del dollaro. Anche ieri la moneta unica ha marciato con forza, arrivando a superare l’importante quota psicologica di 1,10. Non solo, il cross euro-dollaro è arrivato a mettere nel mirino con decisione quota 1,11 toccando un massimo a 1,1117 durante la sessione asiatica.

La situazione in Europa e USA

euro-dollaroNon c’è dubbio che l’euro stia vivendo un momento di grazia. Questo periodo è cominciato dopo il primo turno delle elezioni in Francia. Il successo di Macron ha spazzato via i timori legati ad una avanzata dei populismi antieuropeisti. Inoltre l’ottimo rapporto tra il nuovo presidente francese e la cancelliera tedesca Angela Merkel alimenta ulteriormente la fiducia nella crescita e nello sviluppo dell’economia europea.

Si vive invece una situazione molto differente all’altro capo del mondo. Negli USA i dati macroeconomici deludenti sull’inflazione hanno alimentato ancora di più gli scetticismi nei confronti dell’amministrazione Trump. Gli investitori stanno penalizzando il dollaro come riflesso della sfiducia nei confronti del presidente (che va detto non è affatto infelice di avere un dollaro più debole).

Lo scenario per l’euro-dollaro

Ma che scenario si prospetta per il cross euro-dollaro? Se guardiamo il grafico usando l’indicatore Acceleration/Deceleration (cos’è come si usa è spiegato qui) possiamo notare che non c’è nulla che faccia intendere che questo rally non proseguirà. Come abbiamo detto il cambio EUR/USD ha appena infranto la soglia psicologica (1,10) ed ha poi raggiunto il primo target del rialzo a quota 1,11. Adesso la quotazione sembra proiettarsi verso quota 1,1234.

Non c’è quindi da stupirsi se i migliori segnali opzioni binarie affidabili gratis puntano ancora al rialzo dell’euro. Dal punto di vista macro, archiviata la questione delle elezioni presidenziali in Francia, gli investitori sono tornati a concentrarsi sui dati macroeconomici provenienti dalla zona euro. La necessità adesso è capire se ci sarà il tanto atteso processo di tapering della BCE. A tal proposito la sensazione è che la divergenza tra le politiche monetarie della BCE e della Federal Reserve (Fed) sembra destinata a ridursi sempre più.

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