FED orientata a liquidare i titoli, gli investitori vengono colti di sorpresa

Le minute della FED sorprendono gli investitori, che invece erano convinti di avere ben chiaro in mente il quadro dei comportamenti futuri dell’istituto centrale statunitense. Buona parte dei trader si aspettava che la Fed avrebbe tenuto fede al suo programma di incremento graduale dei tassi di interesse. Tre o forse quattro aumenti del costo del denaro nel 2017. E comunque nessuna accelerata, tenuto anche conto della fiacchezza della ripresa economica negli USA. E invece dai verbali della riunione del FOMC di marzo pare intravedersi ben più di una semplice possibilità che la FED possa cominciare a liquidare i 4,5 mila miliardi di dollari in bond e titoli garantiti da crediti ipotecari (MBS) che la banca ha attualmente in bilancio.

Il dollaro dopo le minute FED

finanza fedIntanto sul mercato valutario, il dollaro oggi ha perso i guadagni precedenti alla riunione del FOMC. Gli investitori sono andati in ritirata perché stanno ancora elaborando i verbali e quali conseguenze potrebbero portare sulla quotazione del biglietto verde. Gli investitori hanno fatto scendere l’azionario e al tempo stesso salire lo yen giapponese, classica valuta rifugio. La coppia Eur-Usd si è complessivamente mossa poco oggi, aggirandosi verso quota 1.0647 (suggeriamo di esaminare in proposito il grafico heikin ashi strategia).

Al momento il quadro operativo suggerisce la possibilità che possa esserci una estensione all’ingiù della curva della quotazione Eur-Usd, con area di supporto vista a 1,4189 e successiva a quota 1,7722. La resistenza invece può essere posta a 0,3562. Strategia da usare? Suggeriamo la strategia rsi 2 periodi.

La mossa della FED

Ma cosa significa che la FED liquiderà i suoi titoli? Drenare soldi dal mercato. L’effetto quindi di una stretta monetaria, pure se posta in essere in modo alternativo, e soprattutto con l’effetto di non incidere troppo sull’aumento del valore del dollaro.
Anche se al momento la Fed non ha chiaramente parlato di questa ipotesi, comunque resta il fatto che il mercato non si aspettava che la Fed si sarebbe mossa così in fretta. Molti infatti pensavano che avrebbe cominciato a calibrare la sua politica di reinvestimento soltanto tra un annetto.

Sempre riguardo al dollaro, va ricordato che domani c’è un importante appuntamento con i non-farm payrolls, ovvero il mercato del lavoro. Sono dati attesi con attenzione dal mercato, proprio perché potrebbero far perdere un po’ di incertezza e quindi indirizzare meglio le intenzioni dei traders.

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