Investimenti online, ecco cosa è successo in settimana

La settimana che è appena finita ha fornito diversi spunti interessanti per chi ama gli investimenti online. In ambito azionario, il settore tecnologico ha vissuto giorni negativi dopo essere stato grande protagonista nei mesi scorsi. Il selloff è partito dalle notizie riguardo i deludenti dati sui profitti di Amazon, che si sono attestati ai minimi di 7 mesi. Questo ha innescato molte prese di profitto e quindi una discesa dei titoli. Va sottolineato che la volatilità rimane ai minimi storici, e questo significa che il popolo dei trader non ha ancora molta paura.

Il bilancio per chi ha fatto investimenti

investimenti onlineSul mercato valutario la parte del leone l’ha fatto ancora l’euro. La moneta unica è cresciuta ancora i vista dei prossimi dati sull’inflazione, vera bussola delle manovre della BCE. Finora quella francese e spagnola si sono attestate ai livelli previsti, e questo ha supportato il recente rally dell’euro, come abbiamo visto con il migliore broker forex autorizzati Consob.

Se l’Europa ride, gli USA piangono. Il dollaro infatti rimane scambiato ai minimi di 13 mesi, con gli investitori che sono rimasti scossi dall’ultimo intervento dovish della Fed. L’istituto centrale ha fatto capire che non ci sono poi le condizioni per immaginare un altro rialzo del costo del denaro nel corso del 2017. Nell’ottica degli investimenti online, saranno molto importanti i prossimi dati macro che verranno pubblicati in settimana. Ad esempio quello sul lavoro in uscita venerdì prossimo. Se le letture non saranno buone, potremmo assistere ad ulteriori ribassi del biglietto verde. Da quanto detto è chiaro che se nin si è esperti di trading, è meglio limitarsi a fare forex conto demo trading online.

La settimana è stata negativa anche per il franco svizzero, che è scivolato nei confronti dell’euro e del dollaro (toccando i minimi dal gennaio 2015, quando la Banca centrale svizzera ha rimosso il cambio minimo EUR/CHF). La Svizzera dovrebbe continuare la propria politica monetaria accomodante.

Infine un accenno alle commodities. Il petrolio guadagna il 6.8% a livello settimanale. A spingerlo sono stati il calo delle scorte e l’aumento della domanda. Siamo quindi di nuovo verso zona 50 dollari, e in settimana l’oro nero potrebbe anche superare questa soglia psicologica se i dati sulle scorte saranno ancora al ribasso.

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