A Parma è allarme Baby Bang. La proposta di Pietro Vignali: schierare Esercito e Polizia Locale

Pietro Vignali

Il fenomeno delle Baby Gang a Parma è ormai diventano un problema da affrontare con serietà e tempestività. Pietro Vignali, intervenuto in un servizio di “Fuori dal coro”, propone lo schieramento di nuclei dedicati alla sicurezza.

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Pietro Vignali: a Parma è allarme Baby Gang

Il servizio di “Fuori dal coro”, nel quale è intervenuto Pietro Vignali, ha introdotto il problema che sta dilagando a Parma: le Baby Gang. I gruppi di giovani si ritrovano, ormai da anni, nelle piazze del centro storico della città (come piazza Ghiaia), diventando i protagonisti di furti, risse e aggressioni nei confronti dei coetanei. Le bande di ragazzi terrorizzano la città intera, commercianti compresi che ricorrono alla vigilanza privata e, in alcuni casi, si vedono costretti a chiudere la propria attività per evitare danni ulteriori. Parma, città di arte e cultura, è diventata un’area di tensione e paura: nonostante i controlli, le risse e le aggressioni continuano infatti a ledere la società. Pietro Vignali si batte per cercare di proporre soluzioni concrete che possano contenere questo fenomeno violento. I nuclei dedicati alla sicurezza sembrano essere il deterrente più immediato per contrastare il problema e creare un’area di protezione verso la città.

“Fuori dal coro”: l’intervento di Pietro Vignali

Pietro Vignali, ex Sindaco di Parma, è intervenuto durante il servizio di “Fuori dal coro” sulle Baby Gang e sulla violenza che sta sconvolgendo non solo il centro, ma interi quartieri della città. Le aggressioni, i furti e le maxi risse sono ormai all’ordine del giorno. Il fenomeno non deve essere sottovalutato, ma va quindi affrontato attraverso politiche immediate e concrete con il supporto di nuclei dedicati alla sicurezza urbana e, nelle aree più critiche, con l’intervento di militari in divisa. In passato il medesimo problema era stato risolto da Pietro Vignali con cinque presidi fissi, giorno e notte, dell’Esercito con la Polizia Locale. L’Amministrazione aveva inoltre integrato ai controlli diversi laboratori familiari nei quartieri, centri giovanili e politiche giovanili proattive con l’obiettivo di offrire maggiori opportunità ai giovani. L’implementazione di tali iniziative permise, in poco tempo, di mettere un punto definitivo sulla questione delle Baby Gang, della violenza e della microcriminalità giovanile.

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