Essa, ricchissima di sostanze benefiche e terapeutiche, ha negli ultimi anni trovato impiego nell’industria farmaceutica e cosmetica. In genere l’arborescens viene utilizzata per curare problemi e fastidi di natura dermatologica, gastrointestinale, metabolica ed alimentare oltre che per depurare l’organismo, combattere eventuali attacchi batterici e vincere patologie tumorali. Molto importanti sono infine le sue capacità antiossidanti.
L’aloe come antiossidante
Vi è una grande differenza tra aloe arborescens e aloe vera anche se si tende spesso a confonderle, la prima ha notevoli proprietà antiossidanti. Caratteristiche del genere, a dire il vero, sono normalmente presenti anche in altri vegetali quali le bacche di aronia.
A rendere in tal senso terapeutiche queste piante ed i loro frutti è l’alta concentrazione di composti fenolici ed in particolare di antociani che, oltre ad agire sull’invecchiamento cellulare, fungono da antipiastrinici ed anticancerogeni.
Un’altra pianta particolarmente attiva in questo campo è la barbabietola, nota anche come rapa rossa. Essa, già molto conosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie e vasoprotettrici, ha anche un discreto potere antiossidante. Inoltre, al pari degli altri vegetali appena citati agisce sull’organismo proteggendolo da patologie di natura cardiovascolare e cancerogena.
Analizzando quindi le caratteristiche di queste tre piante non stupisce che i ricercatori abbiano deciso di sfruttarle unitamente per dar vita a dei prodotti capaci di rallentare il naturale processo di invecchiamento e decadimento del corpo e volti inoltre ad ostacolare l’azione dei radicali liberi. Insomma arborescens, rapa rossa e bacche di aronia, in virtù della loro composizione chimica, possono essere impiegate dalle aziende cosmetiche e farmaceutiche, nonché dai laboratori erboristici, per mantenere gli utenti in perfetta salute e consentire loro di conservare a lungo un aspetto giovanile.