Andrea Mascetti: la sentenza della Plenaria sull’impugnazione degli atti delle gare d’appalto

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Con la sentenza n. 12 del 2 luglio 2020 l’Adunanza Plenaria si è espressa in merito alle diverse interpretazioni riguardanti il D. Lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici): lo Studio Legale di Andrea Mascetti ha illustrato le principali disposizioni in un recente approfondimento dedicato al tema.

Andrea Mascetti

Studio Legale di Andrea Mascetti: gare d’appalto, impugnazione e decorrenza dei termini

Realizzato dall’Avvocato Alessandra Brignoli dello Studio Legale di Andrea Mascetti, il focus d’approfondimento esamina la questione della decorrenza dei termini di impugnazione, con particolare riferimento a quelli previsti dall’art. 120, comma 5 del Codice del processo amministrativo. La materia è stata recentemente affrontata dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che, per mezzo della sentenza n. 12 del 2 luglio 2020, ha affermato importanti principi con il fine di risolvere le contrapposizioni di orientamento giurisprudenziale che si sono susseguite nel corso degli anni. Il primo punto illustrato dallo Studio Legale di Andrea Mascetti è quello sulla questione del dies a quo, il quale, spiega l’Avvocato Alessandra Brignoli, va collegato a “una data oggettivamente riscontrabile… da individuare in considerazione degli incombenti formali cui è tenuta ex lege l’Amministrazione aggiudicatrice e del rispetto della regola della diligenza cui è tenuta l’impresa interessata”. Per quanto concerne invece l’accesso informale agli atti della procedura, lo Studio Legale spiega che tale disciplina continua oggi a essere pienamente operativa. Inoltre, si legge, l’Amministrazione aggiudicatrice è tenuta a consentire l’accesso all’impresa interessata che ne faccia “richiesta scritta”, prevedendo che il termine per l’impugnazione degli atti decorre dalla data in cui l’accesso è stato effettivamente consentito.

Studio Legale di Andrea Mascetti: profilo del committente e principio della piena conoscenza

Lo Studio Legale guidato da Andrea Mascetti si è poi occupato di un altro principio sancito dalla sentenza dell’Adunanza Plenaria n. 12 del 2 luglio 2020, ovvero quello riguardante la pubblicazione sul profilo del committente. Sempre in relazione all’identificazione del dies a quo per l’impugnazione, spiega l’Avvocato, “la Plenaria ha affermato che l’impresa interessata ha l’onere di consultare il profilo del committente, poiché deve assumersi la conoscenza legale degli atti dalla data in cui ha luogo la loro pubblicazione con i relativi allegati”. Da ciò deriva che anche la pubblicazione sul profilo del committente è considerata una “data oggettivamente riscontrabile”. A conclusione del focus pubblicato dallo Studio Legale di Andrea Mascetti, viene esaminato il tema del decorso del termine di impugnazione nel caso in cui l’esigenza del ricorso emerga in seguito alla conoscenza dei contenuti dell’offerta dell’aggiudicatario. In tal caso, si legge nell’approfondimento, “l’Adunanza Plenaria ha ritenuto che il ‘principio della piena conoscenza o conoscibilità’ degli atti trovi applicazione anche in questo caso”: non è necessario dunque il ricorso avverso provvedimenti che si assumono essere lesivi, il c.d. “ricorso al buio”, in quanto il termine di impugnazione decorre dalla conoscenza del contenuto degli atti.

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