Saranno giorni molto intensi sul fronte valutario, prova ne è che la settimana è cominciata nel segno dell’incertezza. A dominare la scena è ovviamente il referendum sulla Brexit del prossimo 23 giugno, quando gli inglesi decideranno se rimanere o meno nell’Unione Europea. Una consultazione popolare dall’esito imprevedibile, che sta facendo sentire i suoi effetti sui mercati. Gli ultimi sondaggi hanno alimentato i timori per il rischio di Brexit, visto che si parla di un leggero leggero vantaggio del fronte dei favorevoli all’uscita dall’Unione Europea. Quali potrebbero essere le conseguenze è dura prevederlo, e intanto la sterlina ha continuato a confermarsi debole rispetto alle altre principali divise, rimanendo sopra 0.79 nei confronti dell’euro e sopra 0.70 sul dollaro, pur riuscendo a riguadagnare qualche posizione nella seconda parte della seduta.
Oltre alla questione britannica, c’è poi da considerare che nel calendario economico dei prossimi giorni ci sono le riunioni di 4 delle principali banche centrali: Fed (mercoledì), Bank of Japan, Bank of England e della Banca Nazionale Svizzera (giovedì). Oltre a questo sono in programma anche i report degli Stati Uniti riguardo inflazione, vendite al dettaglio produzione industriale, e dell’Eurozona circa inflazione e produzione industriale. Il fermento dei mercati è quindi assolutamente giustificato.
Source: UniversoForex.it
