Luca de Meo: prospettive sulla mobilità e gli svantaggi dell’elettrico
L’industria automobilistica sta vivendo una rivoluzione epocale, con l’elettrificazione che ormai domina le conversazioni. Luca de Meo, CEO di Renault Group, propone un’analisi più ampia e sfidante. In occasione della conferenza stampa promossa a latere del Viva! Festival di Locorotondo, di cui il Gruppo è stato main sponsor, il manager ha spiegato che il futuro dell’auto non può limitarsi esclusivamente all’elettrico. Ad oggi, considerati i costi di produzione nettamente maggiori rispetto alle vetture termiche, l’auto elettrica rischia di diventare una “rivoluzione per ricchi”. Per Luca de Meo “la mobilità privata per come l’abbiamo conosciuta non esisterà più”. Tuttavia, sebbene da un lato “investimenti, componenti e tecnologia” ricadono sul prezzo delle vetture, ha sottolineato il manager, il vantaggio delle auto elettriche è rappresentato dal “costo di esercizio inferiore, circa un terzo rispetto ad una vettura termica”.
Luca de Meo: “Regole Ue troppo stringenti, serve più coraggio su E-fuel e idrogeno”
Durante la conferenza stampa, il CEO di Renault Group, da gennaio anche Presidente dell’ACEA, ha poi ricordato ai presenti la competizione sempre più aggressiva della Cina, avvantaggiata non solo dal minor costo della manodopera e dagli ingenti investimenti statali, ma soprattutto dal controllo delle materie prime necessarie a realizzare le auto elettriche e in particolare le batterie. L’impianto regolatorio europeo, con le sue regole più stringenti sulle emissioni, non permette all’industria del Vecchio Continente di stare al passo con i competitor e per questo Luca de Meo chiede all’UE una decisa svolta verso la cosiddetta neutralità tecnologica, lasciando maggiore libertà ai produttori di scegliere le tecnologie adatte a raggiungere i target di decarbonizzazione. L’idrogeno e soprattutto gli E-fuel, già disponibili, possono rappresentare delle valide alternative all’elettrico: “Le nostre vetture potrebbero essere alimentate tranquillamente con una percentuale del 30% di carburante sintetico – ha spiegato il CEO di Renault Group – ma da parte dei costruttori non c’è stato il coraggio di comunicare l’esistenza di alternative alle auto a batteria”.