L’istituto ha deciso di alzare il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo all’1,50%. La NBR ha anche aumentato il tasso sui depositi all’1,0% e il tasso sui prestiti Lombard al 2,0%.
La decisione della banca centrale
I policy makers rumeni non hanno fornito indicazioni sulle prossime decisioni, ma si sono limitati ad affermare che faranno tutto ciò che è necessario per raggiungere l’obiettivo di stabilità dei prezzi (il target di inflazione è del 3,5-4,5%).
Il problema inflazione
Va ricordato che l’inflazione in Romania di recente ha accelerato fino al 5,25%. Inoltre l’istituto centrale si aspetta una ulteriore fiammata fino al 9,2%, ossia 2 punti percentuali in più rispetto alle previsioni precedenti.
A innescare questa brusca accelerazione saranno i prezzi dell’energia, in particolare quelli del gas naturale, “a causa dell’impennata dei prezzi all’ingrosso nazionali ed europei e, in misura minore, dei prezzi dei carburanti, principalmente sulla scia del non-benzina-diesel componente“, ha detto NBR.
I media locali hanno citato il governatore della banca centrale della banca, Mugur Isarescu, secondo cui la banca centrale non può combattere l’aumento dei prezzi dell’energia con aumenti dei tassi, ma può prevenire effetti di secondo impatto.
Approfondimento: se siete interessati all’andamento di valute minori, qui si parla delle previsioni Lira turca Euro / dollaro.
Gli effetti sul cambio del Leu
La mossa della banca centrale della Romania non ha avuto un grande impatto sul cambio tra il Leu e il dollaro. Il rapporto tra le due valute mostra ancora dei figure candele giapponesi rialzisti. La coppia USDRON resta in prossimità dei massimi di 14 mesi verso 4.27, che sono stati toccati settimana scorsa, sulla scia di una FED più aggressiva.