Bene anche il dato sul tasso di disoccupazione, che scende al 4,3% a luglio. Il numero di americani in età lavorativa che sono parte del mercato del lavoro è salito al 62,9% dal precedente 62,8%. Per quanto riguarda il salario medio orario, si registra una variazione nulla (34,5 dollari).
Dollaro spinto dai dati sul lavoro USA
La valuta americana riesce a piazzare un buon spunto nei confronti di tutte le major. Dei rialzi infatti sono stati registrati anche contro sterlina e Yen, con l’indicatore Awesome Oscillator che ha marcato la zona di ipercomprato per il biglietto verde (si veda qui l’indicatore Awesome Oscillator come funziona).
Dopo i dati sul lavoro Usa, Milano è in rialzo dello 0,4% e si porta in scia alle altre: Francoforte si rafforza a +0,7%, Londra aggiunge lo 0,35% e Parigi guadagna l’1%. Wall Street apre ancora in rialzo
Ma queste notizie sono un bene anche per Donald Trump, che è stato eletto con la promessa che avrebbe rimesso in sesto il mercato del lavoro. Il fatto che il report non contenga alcuna cattiva sorpresa è già ottimo per l’economia, il fatto che sia andato meglio del previsto può far addirittura felice la FED. Adesso l’istituto centrale può ripensare al terzo rialzo dei tassi annuali.