Graziano Ciacchini: intervista dedicata al mondo della pittura

L’artista e poeta Graziano Ciacchini, viene chiamato a commentare, secondo il suo personale punto di vista valutativo, alcune asserzioni significative sul mondo dell’arte e della pittura.

1- In pittura la coerenza del gesto è tutto;
R: Se in pittura, intendiamo il gesto come specchio di un pensare coerente, come l’emersione di uno stato d’animo, fotografia di un attimo, legato al tempo tutto, allora sì, la coerenza rappresenta il tutto.

2- Ci sono dipinti che dipingono il tempo citando consapevolmente o inconsapevolmente le opere del passato. Perciò tutti i dipinti includono anche il tempo;
R: I dipinti, in certi casi, dipingono il tempo perché ne restituiscono dimensione e misura in un senso, direi generale, fungendo da memoria storica. In altri casi dipingono il tempo mettendo in discussione linearità e cronologia e facendo del tempo il tutto in un frangente. Ecco che allora la pittura diventa richiamo ancestrale, sogno del passato e del futuro, connettore di sensazioni vissute in tutte le epoche, racchiuse in una sola immagine che funge da corto circuito dell’ordinario.

3- La pittura è memoria attiva. Ma viviamo in una civiltà smemorata. Le immagini e i sentimenti non hanno il tempo di sedimentarsi. Il giorno dopo dimentica il giorno prima.
R: La maggioranza vince, ma non sempre ha ragione. La pittura è memoria attiva e molti ancora sono capaci di intercettare e coltivare (coltivandosi) quella memoria che è storia e futuro. Per chi dimentica non resta che l’oblio, problemi loro, la vita è breve.

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