Si parte da un presupposto, e cioè che questo tipo di operazione si configura come “lavoro trainato”, un aspetto più volte ribadito. Tuttavia, gli interventi su serramenti e infissi devono configurarsi come sostituzione di componenti già esistenti o di loro parti e non come nuova installazione. Pertanto, gli infissi connessi alla modifica dimensionale o allo spostamento di aperture, così come la realizzazione di nuovi vani porta o finestra, sono esclusi dalle agevolazioni, tranne in caso di demolizione e ricostruzione. Si ritiene, perciò, tollerato uno scostamento molto contenuto (2%) sulle dimensioni per ragioni tecniche non eludibili.
Il significato è chiaro: ok ai bonus fiscali quando si sostituiscono i vecchi infissi con ad esempio nuove finestre in legno, ma a condizione che vengano mantenute la stessa forma e superficie, con un massimo del 2% di scostamento per le aperture.