L’attenzione maggiore è senza dubbio rivolta alla FED. Dal meeting della banca centrale americana, potrebbe infatti giungere un’importante novità.
La FED al centro dell’interesse degli investitori
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La spinta al dollaro
Proprio questa sensazione di recente ha dato una spinta al dollaro USD. La valuta a stelle e strisce è diventata più appetibile per gli investitori, ed è cresciuta contro la maggior parte delle valute principali. Specie sull’euro, con il cambio EUR-USD sotto 1,13 dopo essere uscita da un pattern triangolo ribassista.
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Cosa sta spingendo il tapering
A sostenere la svolta verso il tapering sono i dati sull’economia statunitense, che si sta riprendendo in modo forte. Ma soprattutto l’andamento dell’inflazione e del mercato del lavoro.
La dinamica dei prezzi continua a viaggiare a ritmo record, ed è ben oltre l’obiettivo del 2% della Fed.
A ottobre il dato ha raggiunto il 6,2%, il top da diversi decenni. Inoltre si prevede che i prezzi al consumo rimarranno alti almeno fino a metà dell’anno prossimo. Fatto questo che ha spinto Powell ad ammettere che la FED non può più parlare di fenomeno transitorio.
Già nell’ultimo meeting della FED, i banchieri centrali americani facevano notare che l’inflazione elevata avrebbe potuto modificare i piani circa il ritmo degli acquisti di asset.
Il mercato del lavoro USA
Una spinta ulteriore giunge dal mercato del lavoro: “abbiamo osservato dati sul mercato del lavoro molto forti, pur tuttavia senza alcun miglioramento dell’offerta di lavoro”, ha detto di recente Powell.
Tuttavia, i nonfarm payroll di novembre hanno deluso molto le aspettative. Ma probabilmente non basterà questo a fermare la FED, sempre più vicina ad accelerare il tapering.