Massimo Malvestio, l’editoriale del 2005: “C’era una volta la Coldiretti”

Massimo Malvestio

C’era una volta la Coldiretti: l’editoriale scritto dall’avvocato Massimo Malvestio nel gennaio 2005 in cui ripercorre la storia della “più potente, più numerosa e più disciplinata organizzazione collaterale alla Democrazia cristiana” in Veneto fino alla perdita della sua “forza monolitica”.

Massimo Malvestio

Massimo Malvestio: il Veneto che cambia in una serie di storici editoriali firmati dall’avvocato

Originario di Treviso, l’avvocato Massimo Malvestio guida oggi a Malta Praude Asset Management Ltd in qualità di Presidente del Comitato per gli Investimenti. Esperto di finanza e territori, annovera una lunga attività come editorialista: diversi suoi articoli, scritti per testate italiane tra cui “Nordesteuropa” e “Corriere del Veneto”, sono stati ripresi nei giorni scorsi da “Venezie Post”. Le analisi dell’avvocato riguardano non solo delicate operazioni di rilievo finanziario ma anche le principali realtà del territorio dove ha vissuto prima di trasferirsi a Malta. In uno di questi, scritto nel gennaio 2005 per “Nordesteuropa”, Massimo Malvestio si è focalizzato sulle ragioni che hanno portato la Coldiretti a perdere progressivamente forza in Veneto, dopo anni di egemonia incontrastata. “La più potente, la più numerosa e la più disciplinata organizzazione collaterale alla Democrazia cristiana” la definisce l’avvocato nell’editoriale, scritto nei giorni in cui la Coldiretti uscì sconfitta dalle elezioni dei consorzi di bonifica.

Massimo Malvestio: il progressivo indebolimento della Coldiretti in Veneto

“La crescente industrializzazione, una politica urbanistica che ha fatto capire a molti contadini che rendere edificabile il proprio terreno era assai più interessante che coltivarlo, il crollo della Dc e la nascita del sistema bipolare, la secolarizzazione e la difficoltà di mantenere un collegamento sostante con la Chiesa e con la sua dottrina sociale sono stati tutti eventi che hanno progressivamente indebolito quella forza monolitica”, spiega Massimo Malvestio, sottolineando inoltre il peso della modifica statutaria “che negli ultimi anni ha tolto ogni vera autonomia alle articolazioni territoriali ridotte a dipendenze dell’organizzazione nazionale”. L’excursus storico firmato dall’avvocato si ferma a gennaio 2005: “Lo spettacolo di questi giorni, con la Coldiretti che perde persino le elezioni dei consorzi di bonifica e che quando le vince non riesce a mantenere uniti i suoi rappresentanti, che segue la fine ingloriosa di molti consorzi agrari, è triste spettacolo per chi ricorda che cosa la Coldiretti ha significato nella storia recente di questa regione”. Per Massimo Malvestio è “un altro segno del Veneto che cambia”: all’orizzonte “non si vedono soggetti nuovi in grado di organizzare stabilmente il consenso così da essere, al tempo stesso, interlocutore e sostegno per chiunque voglia governare per una prospettiva che vada oltre la durata di uno spot televisivo”.

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