Stime fatte sulla base delle analisi pervenute dai territori, tenuto conto che i contoterzisti rappresentano circa il 30% delle immatricolazioni di trattrici e oltre il 60% delle mietitrebbiatrici a livello nazionale, e che portano a ipotizzare nel 2020 non più di 16 mila unità complessivamente immatricolate, contro le 18.500 del 2019.
Insomma, l’intera filiera delle macchine agricole è seriamente a rischio se non vengono subito adottati provvedimenti urgenti per far fronte ad alcune criticità. Su tutte, la carenza di liquidità necessaria a sostenere i costi per le lavorazioni, e una burocrazia esasperata che rende estremamente complicata l’erogazione dei finanziamenti dalle banche. Se gli scenari sono negativi per le immatricolazioni, lo stesso non si può dire per le macchine agricole usate, per le quali si prevede invece un incremento proporzionale.
In definitiva, non è illogico pensare ad un annus horribilis per l’intero settore primario, se alle problematiche sopra citate se ne aggiungono altre come l’assenza di manodopera professionale causata dalle misure anti-Covid e alle difficoltà di esportazione delle filiere.