I dati sul mercato del lavoro
Questo solido report ha dato la spinta alla sterlina, che si è apprezzata a un massimo di 6 giorni oltrepassando la soglia di 1,30 contro il biglietto verde. La valuta britannica si è attestata a 0.8713 contro l’euro, un livello mai visto finora questo mese (con formazione di un piercing line pattern forex). Dopo essere scivolata a 1,2962 contro il franco, la sterlina ha invertito la direzione e si è rafforzata fino a un massimo di 8 giorni a 1,3028. Infine il pound è salito a un massimo di 2 settimane di 143,51 contro lo yen, dopo un calo a 142,28.
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La questione Brexit
Come detto, oltre ai dati in arrivo dal mercato del lavoro, una spinta al pound è arrivata pure dalla questione Brexit. Il capo della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco Stuttgarter Zeitung, che l’Unione europea non si opporrà a un ritardo nella Brexit se il Regno Unito lo richiederà. D’altronde, visto che lo scorso 15 gennaio Westminster ha bocciato la proposta sulla Brexit della premier Theresa May, frutto di lunghi negoziati con Bruxelles, molti funzionari europei ritengono ora che rimandare la data di uscita effettiva degli Uk dal blocco sia l’unica soluzione possibile, per evitare lo scenario “no-deal Brexit”.