Cosa succede al mercato
Ma non è diverso quel che succede sul mercato delle materie prime. Alcune commodities volano, come ad esempio il prezzo del rame che ha raggiunto i massimi dal 2012. Il metallo rosso ha rotto gli argini gonfiandosi per oltre 400 dollari per tonnellata. Ormai la soglia dei 9000 dollari è vicina.
Il caso del rame
Quanto sia forte questo sentimento rialzista sul metallo rosso, lo dimostra il rapporto tra opzione vanilla put o call. Se fino al terzo trimestre dello scorso anno c’era stato un certo equilibrio, poi è cominciata una dominance di opzioni call rispetto alle put, tanto che il rapporto è salito a 9:1. Questo testimonia come gli operatori sano decisamente orientati verso un andamento pirotecnico del metallo rosso.
Troppa euforia, servono piedi per terra
In questo clima di euforia c’è chi – come Commerzbank – parla apertamente di un “distacco dalla realtà”. Anche gli analisti del miglior sito per opzioni binarie sono sulla stessa lunghezza d’onda. In fondo l’attività economica non è certo pari a quella che c’era prima del Covid.
Il mercato dovrebbe acquisire un po’ di sano pragmatismo, rifiatare a ridisegnare le proprie strategie. Consolidare i recenti rialzi prima di tentare nuove vette; una fase contemplativa che non sembra però estendersi al mercato dei metalli non ferrosi, letteralmente in subbuglio a far data dal ritorno alle contrattazioni dei cinesi ieri notte.