Onu proclama il 4 febbraio Giornata internazionale della fratellanza umana

ODIO RELIGIOSO: EDUCARE LE PERSONE SUI DIRITTI UMANI

Ogni giorno veniamo a conoscenza di nuovi conflitti etnici, pratiche disumane, sommosse civili e guerre. Molti conflitti e tragedie hanno carattere religioso. Sebbene non si possa parlare di guerre di religione, l’istigazione all’odio religioso ha portato a gravi atti di terrorismo e repressione in molti angoli del mondo.

La proclamazione della giornata Internazionale della fratellanza umana è un passo indispensabile per la costruzione di un mondo di pace nel quale ogni popolo, di ogni cultura e religione possa esprimersi e vivere in pace.

Nel testo della risoluzione adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si esprime “profonda preoccupazione per gli atti di odio religioso che minano lo spirito di tolleranza e il rispetto per la diversità, soprattutto in un momento in cui il mondo affronta la crisi senza precedenti causata dalla malattia del Coronavirus”. – riporta il sito onuitalia.com – Si tratta di una crisi che richiede piuttosto” una risposta globale basata sull’unità, la solidarietà e una rinnovata cooperazione multilaterale”. Nel testo poi si fa riferimento a tutte le iniziative internazionali, regionali, nazionali e locali e agli sforzi compiuti dai leader religiosi, per promuovere il dialogo interreligioso e interculturale, citando in particolare proprio l’incontro di Abu Dhabi.

Per più di 40 anni, gli Scientologist hanno sostenuto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (DUDU). Nel 1969, L. Ron Hubbard ristampò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nella rivista della Chiesa Freedom e scrisse:

Le Nazioni Unite trovarono la risposta. L’assenza di diritti umani macchiava le mani dei governi e minacciava il loro regime. Pochissimi governi hanno attuato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sia pure in parte. Quei governi non hanno compreso che la loro stessa sopravvivenza dipende in tutto e per tutto dall’adottare tali riforme e quindi dall’offrire al loro popolo una causa, una civiltà che meriti di essere sostenuta, che meriti il suo patriottismo”.

Ispirati dalle parole di L. Ron Hubbard che “I diritti umani devono essere resi un fatto, non un sogno idealistico”, gli Scientologist sostengono quella che è diventata la più grande iniziativa mondiale, non governativa, per l’istruzione sui diritti umani. Nel 1998 la Chiesa ha lanciato il Viaggio Europeo per la Libertà di Religione, una maratona che ha toccato otto nazioni portando il messaggio dei diritti umani a milioni di persone. La maratona si è poi evoluta in un “multathlon” di 4.000 km attraverso l’Europa e successivamente negli Stati Uniti.

Ora la Chiesa e i suoi fedeli sostengono i programmi laici popolari di Gioventù per i Diritti Umani Internazionale (YHRI) e Uniti per i Diritti Umani (UHR). Gioventù per i Diritti Umani (YHRI), fondata nel 2001, educa i giovani sui diritti umani e li incoraggia a diventare sostenitori della tolleranza e della pace. Fondata nel 2008, nel 60° anniversario della Dichiarazione Universale, Uniti per i Diritti Umani (UHR) unisce lo sforzo di singoli, organizzazioni e governi per far aumentare la consapevolezza e il rispetto dei diritti umani, a tutti i livelli della società.

Ecco perché martedì 2 febbraio dalle 15.00, i volontari di Scientology della Romagna saranno a Castel Bolognese per consegnare copie degli opuscoli La storia dei diritti umani.

Un piccolo gesto, ma veramente importante per far si che la Carta dei Diritti Umani diventi per ognuno di noi uno strumento di guida per la creazione di un mondo di pace e fratellanza nella nostra società.

www.scientology.it

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