Valute emergenti, gli scenari
Le valute emergenti che appaiono essere più solide sono il Peso Messicano ed il Rublo Russo. Tanto il MXN quanto il RUB hanno infatti dimostrato una certa resilienza rispetto alla forza del dollaro. Addirittura nel caso del MXN c’è stata la capacità di consolidare ed estendere i recenti guadagni. Nell’ultimo mese la valuta messicana infatti ha guadagnato l’8% tanto contro l’euro che contro il dollaro (si veda anche l’andamento dell’indicatore relative vigor index RVI). Circa il Rublo, da inizio giugno la valuta russa si muove fra 73 e 74 contro il dollaro, anche se negli ultimi giorni sono stati testati valori fino ai 72,3 in “intraday”. Il trend di medio termine manifesta un’inesorabile lateralità.
Hanno perso un po’ di forza rispetto a qualche tempo fa, ma comunque non sono ancora in preda a una forte debolezza il Real Brasiliano e il Rand Sudafricano. Il loro andamento tutto sommato è coerente con la fase di assestamento nel trend di deflussi da questa area di investimento. In special modo per il Real brasiliano, la cosa più importante da tenere d’occhio sono le alleanze politiche in vista delle prossime elezioni autunnali.
Chi se la passa male è la Lira Turca, che sta mandando ai matti chi adotta una strategia swing trading forex. I mercati hanno la percezione che il paese possa vivere una fase di forte instabilità finanziaria, e i rendimenti anche molto elevati non modificano il giudizio prudente su di essi. Le dichiarazioni di Erdogan sulla volontà di voler abbassare i tassi hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco, e la Lira sprofonda.