Le opportunità con le valute minori
Altro paese interessante è la nuova Zelanda. A febbraio la RBNZ decise di non toccare i tassi e rinviò la stretta monetaria al futuro provocando un’ondata di vendite sul dollaro Kiwi. Inoltre il Governatore RNBZ Graeme Wheeler disse che la politica monetaria nella Nuova Zelanda sarebbe rimasta accomodante per molto tempo. Adesso bisognerà vedere quali effetti avrà la FED sul dollaro neozelandese. Se tenete d’occhio questa coppia valutaria, sfruttate la strategia Fibonacci opzioni binarie.
Il caso della Turchia
Infine parliamo di Turchia. Anche in questo caso non c’è stata alcuna mossa della Banca Centrale, se non quella che inasprisce il tasso di prestatore di ultima istanza (da 11% a 11,75%). Il CBRT si aspetta che la ripresa economica salga ancora a ritmo moderato, mentre la domanda da parte dell’Unione europea ha contribuito a rilanciare le esportazioni, mentre la domanda interna rimane sottotono. Sotto il profilo valutario, se a fine febbraio la lira turca aveva perso molto terreno contro il dollaro (si creò anche una broadening formation), adesso la cosa si è rovesciata.
Abbiamo limitato il discorso soltanto a tre valute ritenute minori, e già così abbiamo potuto osservare degli interessanti movimenti che per un trader avrebbero potuto significare opportunità di investimento e guadagno. Per cui non limitate le vostre negoziazioni solo alle coppia più famose, ma scandagliate l’intero mercato alla ricerca di opportunità.