Debole Wall Street
Sul mercato valutario invece continua la marcia dell’euro, innescata ieri mattina da Draghi. Il presidente BCE si è detto molto fiducioso sulla ripresa economica e sulla solidità dell’Europa. Dopo essere volato ai massimi dall’estate 2016, l’euro addirittura vede quota 1,14 contro il dollaro (occhio sempre a scegliere il borker con il migliore spread trading Forex se fate operazioni sulle valute).
Quotazione record dell’euro anche nei confronti dello yen giapponese, tra 127 e 128. Si tratta del valore massimo registrato da un anno e tre mesi.
Riguardo alle materie prime, questa mattina si registra una nuova inversione di rotta del prezzo del prezzo del petrolio, innescato dai dati sulle scorte in Usa (si veda il grafico del WTI tramite l’Acceleration Deceleration indicatore AC). I contratti sul greggio Wti con scadenza ad agosto sono in calo di 57 centesimi e passano di mano a 43,67 dollari al barile. Non va certo meglio al Brent, che cede 11 centesimi a 46,54 dollari al barile.
Bene invece l’oro, spinto dalla debolezza del dollaro. Il lingotto sale in mattinata dello 0,4% a 1254 dollari l’oncia. Il flash crash di qualche giorno fa ormai è alle spalle.