I driver del mercato del petrolio
Verso la fine della scorsa settimana, i timori sempre più concreti riguardo l’impatto nella guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina aveva messo sotto pressione il mercato del petrolio. Bastava osservare i grafici delle piattaforma di trading online recensioni dei broker e opinioni per notarlo. Il mercato è sicuramente preoccupato dall’escalation della guerra commerciale Cina-Usa, perché c’è la convinzione che la crescita dell’economia globale ne risentirebbe, e di conseguenza anche la domanda di greggio potrebbe calare se la situazione corrente dovesse ulteriormente degenerare.
Attività estrattiva e questione Siriana
Un altro colpo l’aveva dato la crescita dell’attività esplorativa negli Usa, e la notizia che il Bahrain ha trovato un grande deposito di olio di scisto al largo delle sue coste. Nel parlare del mercato petrolifero non bisogna dimenticare le tensioni relative alla situazione in Siria, dopo le notizie dell’attacco con armi chimiche del regime di Assad (che ha provocato la reazione di Stati Uniti e Francia). Anche questo è un fronte importante per chi fa trading sul petrolio con i migliori siti di trading online autorizzati.
Riguardo alle quotazioni, i futures sul Brent sono tornati decisamente oltre 67 dollari al barile, dopo che nei giorni scorsi era arrivato ai minimi di tre settimane. Invece il futures sul Wti Usa avanza a 62,31 dollari al barile.