All’Università di Parma, il 19 novembre la tavola rotonda “Diversity Leadership nella sanità” organizzata da Nuove Radici World con il sostegno del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano

22mila medici, 38mila infermieri, 5 mila odontoiatri, 1000 psicologi di origine straniera operano in Italia, ma faticano ad accedere al settore pubblico, condannati ad essere professionisti di serie B

 

Il primario di Cardiologia Pediatrica di origini camerunensi Bertrand Tchana “ma alcuni segni positivi di cambiamento cominciano a vedersi

 

 22mila medici, 38mila infermieri, 5mila odontoiatri, 5mila fisioterapisti, 5mila farmacisti, 1000 psicologi e 1500 fra podologi, tecnici di radiologia, biologi, chimici e fisici. Sono 90 mila i professionisti di origini straniera che operano in Italia e che faticano ad accedere al settore pubblico, anche per mancanza della cittadinanza.

 

Se ne discuterà all’Università di Parma venerdì 19 novembre nell’incontro “Diversity Leadership nella Sanità, medici di origini diverse tra cura e cittadinanza” organizzato dall’osservatorio della testata  NuoveRadiciWorld con il sostegno il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano, nell’ambito del road show dedicato ai leader emergenti con passato migratorio in Italia.

 

Ad animare la discussione della tavola rotonda insieme a esperti e studiosi del tema ci sarà Bertrand Tchana, primario della Cardiologia pediatrica di Parma con origini camerunensi che individua però già alcuni segnali di cambiamento in positivo.

 

C’è un discorso burocratico, che impone la cittadinanza italiana come prerequisito per accedere ai bandi pubblici – afferma il primario Bertrand TchanaQuesto evidentemente implica una grossa scrematura tra i laureati. Ma una prima apertura c’è stata quando hanno inserito la carta di residenza per consentire agli extra Ue di specializzarsi. Purtroppo manca un disegno di più ampie vedute, l’Italia si muove sempre a singhiozzo rispetto all’immigrazione»

 

Pochi sanno che molti dei 90mila operatori sanitari di origini straniere – afferma Cristina Giudici Direttore di Nuove radici Worldsono uomini e donne che si sono formati nelle nostre Università e che in molti casi non possono lavorare nel sistema sanitario nazionale e hanno difficoltà ad iscriversi nelle scuole di specializzazione o, nel caso abbiano studiato all’estero, non riescono ad avere il riconoscimento dei propri titoli di studi”.

 

Nella lotta contro il SarsS-CoV-2, l’Italia ha potuto contare anche su questi medici e tra loro c’è chi ha pagato con la vita: fra i 350 medici morti almeno 18 sono medici stranieri e molti sono stati contagiati e ricoverati in terapia intensiva, come documentato dal rapporto migranti 2021 realizzato dalla Caritas e dalla Fondazione Migrantes.

 

In Italiaspiega Foad Aodi, Presidente delll’Amsi, Associazione medici di origine straniera in Italiacontinuiamo a fotografare la carenza cronica di medici specialisti, infermieri, fisioterapisti ormai da 10 anni ma purtroppo non vediamo soluzioni concrete, a parte l’aumento delle borse di specializzazioni che non è sufficiente per colmare il turnover nel 2026 per più di 50 mila medici. E negli ultimi 2 anni sono aumentate del 25% le richieste di medici specialisti (radiologi, anestesisti, ortopedici, fisiatri, chirurghi, internisti, medici d’urgenza e dei 118, ginecologi, medici sportivi, pneumologi, allergologi, virologi e infermieri).  Sia dal pubblico che dal privato e dalle RSA da tutte le regioni, in particolare Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Piemonte e Sicilia e Valle D’Aosta. I più richiesti sono gli specializzati in medicina di emergenza per il pronto soccorso e il 118. Inoltre ai numerosi concorsi per medici specialisti in Italia si presentano in pochi”.

 

Dopo tavola rotonda si terrà un workshop per permettere ai relatori e alle relatrici di confrontarsi con gli studenti che parteciperanno e sarà condotto da Anass Hanafi, Presidente di NILI, il Network per l’Inclusione dei Leader in Italia e da Natalia Demagistre, psicologa italo-argentina che lavora nei centri di accoglienza per offrire supporto in merito al trauma della migrazione. 

 

Anthony A. Deaton, Console per la Stampa e la Cultura presso il Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano, ha dichiarato: Con questo evento si conferma l’interesse del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano verso le tematiche dei nuovi leader con passato migratorio ed è  orgoglioso di continuare a sostenere la missione di Nuove Radici: promuovere una nuova generazione di leader che provengono da diverse comunità con un passato di immigrazione. Questi giovani leader sono impegnati a creare opportunità nella politica, prosperità economica e giustizia sociale per tutti. È una missione che impegna anche il governo degli Stati Uniti, sul suo territorio e nel mondo”.

 

Programma 9,30/12, 45

Saluti istituzionali con

Lorella Franzoni, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma.

 

Tavola rotonda con

 

Bertrand Tchana – Responsabile Cardiologia Pediatrica Università di Parma

Foad Aodi – Presidente AMSI – Associazione Medici di Origine Straniera in Italia

Francesca Lirosi Gordin – Medico chirurgo, già Coofondatrice di Alimède Salute

Natalia Demagistre – Psicologa

Andi Ngnanso – Medico chirurgo, esperto di salute globale. Fondatore di FestivalDiverCity

Polycarpe Majoro – Medico specializzando in radiologia

Nadia Monacelli – Direttrice del Centro Universitario di Cooperazione Internazionale Università di Parma

 

Workshop

14, 30/17,30

 

Workshop per permettere ai relatori e alle relatrici di confrontarsi con gli studenti che parteciperanno condotto da Anass Hanafi , presidente di NILI, il network per l’inclusione dei leader in Italia e da Natalia Demagistre, psicologa italo-argentina che lavora nei centri di accoglienza per offrire supporto in merito al trauma della migrazione.

  • Venticinque giovani tra i 20 e i 30 anni parteciperanno sia alla tavola rotonda del mattino sia al workshop pomeridiano per interagire con i relatori su diversity, arte, leadership. Potranno parlare con artisti già affermati, fare domande, raccontare le proprie idee e ambizioni e creare sinergie.

Per partecipare iscriversi al link https://bit.ly/3obii2k

 

 

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