Struttura di un sistema domotico
L’architettura di un impianto d’automazione senza fili comprende generalmente un nucleo o centrale e delle periferiche. La centralina è l’elemento che va a controllare e diagnosticare tutti i dispositivi collegati ad essa. Nel caso di un sistema radio i collegamenti avvengono via etere. Le periferiche comprendono tutta la serie di dispositivi che noi installiamo per articolare il nostro impianto e possono essere:
- -controllo impianto luci: interruttori crepuscolari, che gestiscono l’accensione e lo spegnimento in base al grado di luminosità dell’ambiente; dimmer, particolari regolatori di potenza che permettono la gestione degli effetti luce e ombra;interruttori classici, utilizzati per accendere e spegnere le luci.
- controllo tapparelle: dispositivi che interaggiscono con le tapparelle comandate elettronicamente.
- automazione basculante: gestisce l’apertura e chiusura dei portelloni del garage.
- sicurezza: sistemi di antifurto perimetrali, interni ed esterni.
Automazione senza fili e l’autoapprendimento
L’utilizzo di apparecchiature wireless conferisce al sistema di un’elevata flessibilità in ambito di installazione sia fisica che di interfacciamento. Alcune centraline all’avanguardia permettono di riconoscere i nuovi dispositivi automaticamente, impostando i relativi parametri anche sulla base degli scenari già creati. Si tratta dell’autoapprendimento. Questo tipo di interfacciamento automatico semplifica di gran lunga l’installazione, acquisendo le informazioni necessarie dai vari apparecchi in maniera totalmente automatica. Ciò non toglie che un’installazione manuale possa essere eseguita. In poco tempo si possono così installare interi impianti di automazione nuovi o aggiuntivi, semplici o complessi che siano.