Autonomia energetica italiana, Marco Patuano (A2A): “Centro-Sud può fornire contributo concreto”

Uno studio targato A2A e Ambrosetti accende i riflettori sulle potenzialità delle fonti rinnovabili del Centro-Sud Italia. Marco Patuano: “Fondamentale partire dalle peculiarità di ciascun territorio”.

Marco Patuano

Marco Patuano: “Su energia green possibili ampi margini di miglioramento

Per raggiungere l’autonomia energetica è importante che il Paese intraprenda un percorso di valorizzazione delle peculiarità dei territori per aumentare la produzione di energia rinnovabile. Il Centro-Sud può essere protagonista di questo processo. È il messaggio lanciato dal Presidente di A2A Marco Patuano durante la presentazione del report “Verso l’autonomia energetica italiana: il ruolo del Centro Sud”. Realizzata dalla Life Company in collaborazione con The European House Ambrosetti, la ricerca prende spunto dallo studio presentato durante l’ultima edizione del Forum di Cernobbio e mette in evidenza l’importanza delle regioni centromeridionali nel percorso di transizione. “I risultati – ha dichiarato Marco Patuanoevidenziano come nel nostro Paese siano possibili ampi margini di miglioramento nella produzione di energia green a partire dalle peculiarità di ciascun territorio, sulla base delle risorse esistenti e degli impianti già presenti”. L’Italia è attualmente quintultima in Europa per autonomia energetica – quindi la strada verso l’autonomia è ancora lunga – tuttavia è seconda per disponibilità di risorse rinnovabili sul proprio territorio.

Marco Patuano: “Autonomia un obiettivo importante, serve collaborazione e dialogo

Ed è qui che entra in scena il Centro-Sud che, secondo il report, potrebbe arrivare a generare il 60% della potenza solare addizionale attraverso installazioni di pannelli su tetti e impianti a terra e il 95% dell’opportunità di sviluppo per l’eolico. “Nello scenario attuale – ha spiegato Marco Patuanoattraverso la valorizzazione delle proprie fonti rinnovabili disponibili, come vento, sole, acqua e rifiuti, il Centro Sud può fornire un contributo concreto all’autonomia energetica del Paese”. Sfruttando al massimo le fonti rinnovabili e agendo sull’elettrificazione dei consumi, il Paese potrebbe passare dall’attuale 22,5% al 58,4% di autonomia energetica: “Un obiettivo importante, che richiede anche un cambio di paradigma in cui diventa fondamentale la collaborazione e il dialogo aperto e trasparente tra istituzioni, cittadini e imprese”, ha commentato Marco Patuano. Come si evince dal report, sole e vento non sono le uniche risorse del Centro-Sud. Sul fronte dell’idroelettrico, le regioni centromeridionali possono attivare infatti il 23% di potenza idroelettrica addizionale. Notevoli anche le opportunità legate al recupero energetico dei rifiuti (dei circa 8 milioni di tonnellate da valorizzare il 63% è concentrato al Centro-Sud) e allo sviluppo del biometano (37% di metri cubi addizionali attivabili, su un totale di 6,3 miliardi su scala nazionale).

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