La posizione della banca centrale del Giappone
Il governatore della BoJ ha escluso che sia all’orizzonte un inasprimento della politica monetaria giapponese, che poteva essere ipotizzato grazie al minor rischio di deflazione o disinflazione, grazie alla pressione dei prezzi delle materie prime. Queste ultime stanno correndo a causa della guerra, ma la banca centrale giapponese intende vedere prima se ci sarà una parallela crescita dei salari, prima di passare all’azione aumentando i tassi di interesse.
La Banca del Giappone ha più volte affermato che manterrà politiche monetarie estremamente accomodanti per sostenere la ripresa economica e raggiungere il suo obiettivo di inflazione del 2%, evidenziando una delle posizioni più accomodanti tra le principali banche centrali. Il tasso di interesse è al livello -0,1% da diversi anni.
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Sul mercato valutario
Sul fronte valutario, lo yen giapponese rimane verso 115,5 contro il dollaro, rimanendo nel range visto da metà febbraio. Come detto, i flussi di denaro verso i rifugi sicuri (comunque in calo in giornata) vengono bilanciati dal ribasso legato alla posizione cauta della banca centrale giapponese. Questo è importante per chi adotta tecniche di trading intraday.
Dati macro giapponesi
Sul fronte dei dati macro, il Giappone ha registrato una crescita del PIL del 4° trimestre rivista al ribasso. L’economia è infatti cresciuta dell’1,1% su base trimestrale, rispetto a una stima flash dell’1,3% e dopo una contrazione dello 0,7% nel terzo trimestre. Si sentono le pressioni dovute alle infezioni record di COVID-19 e l’aumento dei costi energetici.
Su base annua invece l’economia giapponese è cresciuta del 4,6% nel quarto trimestre, rispetto ai dati flash del 5,4%. Questo gli consente di invertire la contrazione rivista del 2,8% nel terzo trimestre.
Il rimbalzo ha segnato il ritmo di espansione più forte dal quarto trimestre del 2020. Inoltre i consumi delle famiglie hanno registrato un forte rimbalzo. Le esportazioni nette hanno ulteriormente contribuito alla spinta del PIL.