Borse europee stabili, brilla Piazza Affari. Nuovo record per Amplifon

Giornata interlocutoria per le principali borse europee, che hanno chiuso tutte intorno alla parità. Chi ha dato maggiori segni di vitalità è proprio Piazza Affari. Sullo sfondo restano le indicazioni positive sul negoziato commerciale Usa-Cina.

Piazza Affari migliore tra le Borse europee

Il nostro Ftse Mib – che nella prima parte della giornata si era mossa sotto la parità, ha terminato infatti gli scambi a 23.553 punti, con un progresso dello 0,37%. Nell’intraday un massimo a 23.570 e un minimo a 23.359 punti. L’analisi tecnica evidenzia che eventuali conferme al di sopra di quest’ultimo livello l’indice potrà dare vita ad un nuovo test dei massimi dell’anno poco oltre i 23.800 punti. Lo sfondamento anche di questo ostacolo aprirà le porte ad un test della soglia psicologica dei 24.000 punti.

Nel resto delle Borse d’Europa, in lieve territorio positivo Parigi (+0,08%) a 5.929 punti e Londra (+0,09%) a 7.403 punti, insieme a Madrid (+0,05%) a 9.324 punti. In leggero negativo Francoforte (-0,08%) a 13.236 punti.

Migliori titoli del listino

A trascinare la borsa di Milano sono stati i titoli del settore industriale. Svetta Buzzi Unicem (+2,80%), che ha concluso la seduta con un eccellente “pieno” (minimo in apertura e massimo in chiusura). Bene anche Moncler (+2,28%) che ritocca il massimo dell’anno traguardando anche quota 39 euro, e anche Pirelli (+2,20%) che però resta l’unico titolo in rosso nella classifica del 2019. A Piazza Affari in rialzo anche due titoli della galassia Agnelli: Cnh Industrial (+1,94%) e Juventus (+1,90%). Deboli i petroliferi come Eni (-0,8%) e Saipem (-1,3%) che fa un doppio minimo trading. Giù anche le banche, con lo spread chiuso a 154. Giù Intesa (-0,4%) e Unicredit (-0,5%). Da segnalare il nuovo record storico per Amplifon (+1,67%).

Al momento continua a salire la Borsa di Wall Street. I tre indici principali raggiungono infatti nuovi massimi storici, con i rialzi registrati da Disney e Best Buy che bilanciano i deboli dati sulla fiducia dei consumatori e il crollo delle azioni della catena di discount Dollar Tree.

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