Ma ecco le motivazioni e uno stralcio del preambolo che ha portato alla Dichiarazione Universale dei diritti umani:
“Considerando che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della razza umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
considerando che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
considerando che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le nazioni;
considerando che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei Diritti Umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
considerando che gli stati associati si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, la promozione universale dei Diritti Umani e delle libertà fondamentali;
considerando che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni.
L’ASSEMBLEA GENERALE proclama la presente dichiarazione dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi stati associati quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione”.
Maggiori informazioni e l’intera Carta sono disponibili al sito www.unitiperidirittiumani.org