Ma la Cina non è solo Pechino è molto di più. Le gemme da visitare sono la città di Datong con le splendide Grotte Yungang, notevolissimo esempio di templi rupestri, scolpiti e intarsiati da gebiali artisti nel cuore della montagna e abbellite da mirabili affreschi, bassorilievi e stanze di preghiera o i tempi sospesi con le muraglie dei dragoni a farne da contorno, la graziosa Pingyao ancora oggi circondata da mura e torri medievali, Xian con il suo incredibile Esercito di Terracotta, i suoi musei e le muraglie tang che si possono attraversare in bicicletta, avvolti dal frastuono composto della città moderna, Guilin con i suoi pinnacoli carsici di rara bellezza e le terrazze coltivate a riso a Longshen e il fiume Li che qua e la presenta timido ma fiero villaggi rurali e paesaggi di una bellezza poetica, le città fluviali di Hangzhou, Tongli e Suzhou, con i loro preziosi giardini filosofici e immortalate nella poesia e nella pittura dei tempi passati.
Una esperienza a parte merita la città di Shanghai, la “Perla dell’ Asia”, megalopoli elegante, cosmopolita e in costante vivacità , che fra svettanti e modernissimi grattaceli, prestigiosi Musei, animati lungofiumi che richiamano alla belle epoque e i suoi quartieri francese e inglese, disseminato di boutique raffinate, residenze, giardini, caffe letterali e strade dal sapore bohemien, che dire, questa è un’altra Cina, è quella che sa sempre guardare al futuro, rimanendo fiera di quello che è stata e che ha saputo diventare.
Al di là degli stereotipici che vi si possono avere, la Cina ci ha ammagliato e stregato non solo per la sua storia, la sua gastronomia ricercata e creativa, la sua arte e architettura, ma anche per il suo dinamismo, la sua modernità e il suo essere eccentrica, complessa, difficile a volte da comprendere ma alla fine non tanto impenetrabile.