Claudio Descalzi al Summit in Vaticano: verso un nuovo modello di sviluppo
L’amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi si è recentemente espresso sul futuro dell’azienda energetica nel discorso che ha tenuto lo scorso giugno in occasione di un summit in Vaticano su energia e sviluppo sostenibile a cui ha preso parte. Come riporta AdnKronos, l’intervento è stato incentrato su direzioni e obiettivi di Eni: “La lotta ai cambiamenti climatici non è l’unica sfida che dobbiamo affrontare, ce n’è un’altra cruciale e urgente: garantire l’accesso all’energia a una popolazione in crescita”. Nel breve termine la soluzione più efficace è quella di apportare un cambiamento nel sistema energetico: sarà fondamentale sfruttare le potenzialità delle “moderne rinnovabili come il solare e l’eolico, nonostante i sussidi di circa 780 miliardi di dollari dal 2007, rappresentano ancora solo il 2% del mix energetico”. Il carbone svolge invece un ruolo importante “con una quota pari al 37% nel mix energetico, ed è responsabile del 71% delle emissioni di energia”. La prima azione necessaria secondo Claudio Descalzi è quindi ridurre l’impronta di carbonio durante la transizione in corso, utilizzando una fonte più sostenibile e abbondante come il gas. Come ha spiegato l’AD infatti, “il gas naturale è ampiamente disponibile, facilmente accessibile e ha il più basso impatto ambientale di tutti i combustibili fossili”.
Claudio Descalzi: le soluzioni di Eni per una crescita sostenibile
“Per sostenere questa transizione, gli operatori e i regolatori dell’energia devono collaborare per costruire un portafoglio integrato che miri alla combinazione di combustibili fossili ‘puliti’ ed energie rinnovabili efficienti: Eni sta lavorando in questa direzione” ha dichiarato Claudio Descalzi. L’AD guida la ricerca scientifica in Eni verso obiettivi specifici, come la riduzione dei combustibili fossili e delle emissioni di metano. Anche la digitalizzazione avrà il suo ruolo e “sarà una leva per accelerare questa transizione”. Per quanto riguarda i progetti a lungo termine, Claudio Descalzi ha sottolineato l’importanza di ricercare nuove fonti e tecnologie per l’energia pulita, come ad esempio quella derivante dalla fusione nucleare che “si basa sullo stesso processo fisico che si verifica già in natura” per fornire “energia sicura, programmabile e pulita, senza produzione di rifiuti o gas inquinanti”. Nei paesi sottosviluppati, l’accesso all’energia è un requisito fondamentale per innescare processi di sviluppo: servono benefici e prospettive a lungo termine, che non si limitino ad avvantaggiare pochi privilegiati. In conclusione l’AD di Eni ha rimarcato come il mondo richieda e meriti un nuovo modo di fare le cose: “Ha bisogno di un modello in cui l’energia è per tutti e si basa sulla collaborazione tra Paesi, per cambiare il mix energetico, aumentare l’accesso all’energia e ridurre il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri”.