La diffusione dei compro oro Firenze, Torino, Roma ha conosciuto un vero boom quando le conseguenze della crisi economica del 2008 ha iniziato a farsi sentire nella economia reale.
In quegli anni milioni di persone trovatesi con scarsità di contanti ed impegni troppo onerosi da rispettare si son recate presso le attività compro oro per monetizzare il valore dei propri oggetti preziosi contribuendo così ad un giro di affari enorme.
Durante quel periodo la quantità di oro venduto dai privati a queste attività commerciali è stata tale da rendere l’italia un importante paese esportatore i oro pur non avendo alcuna miniera aurifera attiva sul proprio territorio.
Con il tempo la disponibilità di oro da vendere da parte delle persone è andata progressivamente ed anche la quotazione oro è rientrata su valori più in linea con i costi di produzione.
Questi due fattori hanno ridimensionato il business dei compro oro, nonostante ciò le attività più strutturate hanno resistito e si sono regolamentate secondo la legge ad hoc del 2017 che ha portato questo settore ad essere uno dei più trasparenti e regolamentati a livello nazionale.
In questo nuovo contesto i compro oro hanno ampliato la propria offerta con l’acquisto do altri metalli e beni preziosi come l’argento, i diamanti, orologi di lusso come i Rolex ed in alcuni casi anche piccoli oggetti di antiquariato.
Con la scarsità di oro da parte dei privati e le forti restrizioni imposte ai compro oro, soprattutto per quanto riguarda la possibilità del pagamento in contanti che non deve superare i 500 euro, l’offerta di Argento, Orologi Rolex e Oggetti di Antiquariato è molto superiore rispetto al prezioso metallo giallo.
Queste nuove condizioni di mercato potrebbero portare i compro oro tradizionali a trasformarsi in buy store all’americana dove oltre ai classici oggetti d’oro si possono vendere oggetti di vario genere purchè abbino un certo valore o una sufficiente richiesta di mercato.
Questo business fino ad oggi non ancora ben sviluppato in italia, dove sono più che altro presenti banchi dei pegni o negozi in conto vendita, è molto diffuso negli Stati Uniti dove da sempre la compra vendita di beni usati coinvolge direttamente i privati.