Innanzitutto vogliamo tranquillizzare i pazienti che si sono sottoposti, o si sottoporranno, alla RM: l’esame non comporta alcun rischio per la salute, dal momento che il corpo non viene irradiato in alcun modo (al contrario di quanto avviene con TAC o raggi X, ad esempio) ma semplicemente interessato da campi magnetici.
Sono proprio i potenti magneti presenti nei macchinari che eseguono le RM a causare i forti rumori di cui parlavamo prima: si tratta in genere di un magnete principale e di tre più piccoli, inseriti all’interno di una bobina a cui viene applicata una corrente elettrica. Il passaggio di corrente determina l’espansione e la contrazione rapida della bobina, che letteralmente si mette a vibrare – fenomeno di cui si ha la chiara e netta percezione, sia acustica che a livello di vibrazioni fisiche.
I rumori che si odono durante una risonanza magnetica sono ritmici e assumono una diversa cadenza a seconda dell’attività di scansione che sta effettuando il macchinario; in ogni caso non bisognerà preoccuparsi di nulla. Sarà il personale della struttura sanitaria a fare sì che la rumorosità crei il minor disagio possibile, fornendo cuffie o tappi auricolari da usare durante la procedura.