Costo del denaro in Polonia
Rispetto all’ultimo meeting, sono cambiate diverse cose a livello globale. I dati della zona euro si sono deteriorati, è cresciuta l’incertezza sulla questione Brexit e la FED ha annunciato una pausa nel ciclo di inasprimento della politica monetaria. A sua volta, in Polonia, nonostante la recente lettura eccellente del PIL, l’economia marcia a ritmi sempre peggiori (si veda ad esempio il PMI). A questo si aggiungono anche i dati deboli dell’economia tedesca, molto collegata a quella polacca.
Per questi motivi il Consiglio della Narodowy Bank Polski (NBP) ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati al minimo storico di 1,5%. Resta anche il tono da “colomba”. A gennaio il presidente della NBP Glapiński aveva dichiarato che il costo del denaro in Polonia potrebbe rimanere al livello attuale anche fino alla fine dell’attuale mandato del MPC, cioè fino all’inizio del 2022. Nella conferenza stampa di oggi ha aggiunto che “in Polonia, che applica da molto tempo una politica di tassi stabili, non è necessario cambiare politica”.
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I riflessi sul mercato valutario
A livello valutario, lo zloty (PLN) ha iniziato la giornata continuando il suo deprezzamento nei confronti del dollaro, che va avanti da inizio febbraio e dura consecutivamente da 4 sedute. La coppia USD-PLN scambia a 3,77 con un guadagno di mezzo punto percentuale). Si intravedono peraltro dei forex rettangoli di continuazione. La valuta polacca si è leggermente indebolita rispetto all’euro. Il tasso di cambio EUR-PLN ha superato il test di 4,29. In generale in questo momento non c’è molta volatilità attorno allo zloty, la decisione sul costo del denaro non ha inciso granché, perché i movimenti sono soprattutto un riflesso di fattori globali e dagli stati d’animo nei mercati.