Dai tempi della radio alle fiction audiovisive:intervista a Yuri Salvatore

cantautore, musicista, e ultimamente aspirante attore audiovisivo napoletano. classe 1992, figlio di una delle voci più autorevoli di Napoli, Federico Salvatore. non ci sembra il caso di aggiungere altro. Yuri Salvatore, nasce il 30 /11 /a Napoli(e dove sennò?) e la sua napoli la porta da per tutto. in ogni iniziativa. l’ha portata ai tempi iniziali, quando viene chiamato da una web radio per collaborare come opinionista, fino a oggi, che ha formato una compagnia di voci con la quale fa fiction audiovisive. di seguito, qualche parola con noi di Cosedelweb.

 

 

Nel mondo delle nuove generazioni di solito i cosìddetti “figli di”giocano facile. tu hai sempre cercato di distinguerti, estraneandoti dal sistema. cosa si prova nel momento in cui si vedono figli d’arte che fanno il salto?

-Personalmente sono contento per loro. io ho fatto una scelta, quella di non calcare le vetrine dei talent. non per qualcosa di personale contro questi ultimi, anzi, la scuderia dei talent è fatta di bravissimi artisti che la nuova scena mette in mostra, ma non ne condivido il sistema, e come questi ragazzi vengano masticati come merendine e sputati per poi passare ad altri. tutti meritano un trattamento e un successo uguale. io avrei potuto sfruttare il nome di mio padre:mi fu proposto nel 2018, di prendere parte ad una cover band che proponeva i suoi classici; rifiutai in malomodo, senza pensarci sù. avevano bisogno loro di me, non io di loro ovviamente, ma non mi sembrava il caso.

 

a maggio del 2016 prendi parte a Radio Dj Fiamma Luce, web radio molto rinomata che promuove artisti emergenti indipendenti. com’è fare l’opinionista e cosa ti resta di quella esperienza?

-Mi resta tutto il bello. le nottate di risate e riunioni su skype, quando ancora non c’erano le dirette instagram e le live su TikTok. noi abbiamo bruciato le tappe, siamo stati la prima webradio che trattava ogni artista che veniva a farsi intervistare come una persona arrivata a casa. si può dire che senza la radio ero ancora in camera mia, a cantare col fischietto le canzoni che scrivevo per me. mi restano le amicizie speciali, come quella con Marco Novelli, che ancora oggi reputo una figura per me importante per me, colui che ha creduto nella mia testa da “manager di me stesso”e gli sarò sempre grato, come l’amicizia con gli artisti Diego Iacono, e Marika Socionovo, conosciuti entrambi in webradio, e la bravissima cantante Michela Belotti con la quale abbiamo scritto insieme il brano “Tutto è possibile”per Miss Bagaglino 2019. e naturalmente con il mio “capo”, la fondatrice, che anche se oggi ci si sente poco, c’è un immutato affetto, di quelli che anche se non ci si cerca, quelle poche volte, è bello ritrovarsi come vecchi compagni di scuola.

 

insieme alla musica hai aggiunto la recitazione, e quindi le fiction audiovisive. quali sono stati gli spunti per questa nuova iniziativa?

lo spunto principale è Napoli. Napoli si distingue dalle altre città, è un teatro vero e proprio:prima di tutto a darmi il via è il fatto che per come vedo, riesco a percepire tramite la voce sensazioni varie che può trasmettere una persona, e quindi questo mi ha dato la possibilità di scrivere per ogni voce, un personaggio su misura. poi le fiction:ne guardo a migliaia, e la mia intenzione era quella di proporre il format delle fiction audiovisive ai tempi di oggi. ho creato la compagnia audiovisiva “Le voci di dentro”e da due anni e mezzo andiamo avanti con produzioni fatte in maniera passionale.

 

tramite le pagine social hai fatto sapere che una delle fiction audiovisive che stai preparando, è “Il teatro nasce a Napoli”, tra l’altro titolo di una delle tue ultime canzoni. com’è nata l’idea di scriverla?

-L’idea mi è piombata di colpo dopo aver visto due gioielli che due registi hanno regalato al cinema e alal televisione:Quì rido io di MarioMartone, e “I fratelli De Filippo”, di Sergio Rubini. la scrissi in due giorni e mezzo, come una febbre che ti sale di getto. e poi, dato il momento, intendevo omaggiare a mio modo anche mio padre Federico, aggiungendo all’interno delle sue poesie e dei suoi versi.

Napoli ultimamente è al centro dei social per alcuni suoi personaggi. secondo te, cosa ci vorrebbe perchè il panorama torni  a splendere per l’arte eliminandone i cattivi esempi?

-Servirebbe che la gente si rendesse conto che non sempre esistono “famosi”bravi, ma bravi ad essere “famosi”. questa fiction infatti è rivolta per la maggior parte a questo nuovo pubblico:la “mia”Napoli, non sarà mai quella che si ritrova nella tendenza di coloro che litigano con gli altri e con i congiuntivi. i portatori di napoletanità sana e pulita, esistono, e il mio intento è dimostrarlo, proteggendo la tradizione colta della Napoli del 900. mai “vecchia”, mai passata di moda. quindi penso che ci vorrebbe più obiettività, da parte di chi(aimè), trova “divertente”un certo tipo di ambiente che, ripeto, non c’entra con Napoli e i napoletani.

progetti musicali futuri?

-è in produzione un nuovo brano, intimo e romantico, sarà una dedica(l’ennesima)ad Angelina, la ragazza “oltre”, la mia musa di sempre.

 

Ci sarà la possibilità in futuro di sentirti in un album di canzoni di tuo padre ricantate da te?

-Non escludo l’idea, ogni tanto ci penso ma mi sembra sempre troppo presto. per ora mi accontento di recitarne alcuni scritti nella fiction audiovisiva che uscirà dopo l’estate, e già è emotivamente difficile, dato il momento che grazie al cielo, e all’incredibile calore di questa città, sta pian pianino superando. ma come si dice? mai dire mai.

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