Il tutto con lo scopo di sensibilizzare la coscienza di ogni singolo cittadino nei confronti della propria responsabilità a non rimanere in silenzio ma a rivendicare la propria libertà contro ogni ingiustizia e violazione della dignità umana, come nell’esempio delle case-famiglia.
Durante la serata, i volontari, ispirati dalle opere dell’umanitario L. Ron Hubbard rispetto il valore dei diritti umani, hanno creato veramente un grosso impatto con più di 800 opuscoli distribuiti direttamente nelle mani delle persone.
Grande soddisfazione da parte dei volontari che hanno riscontrato anche un grande interesse e partecipazione per l’iniziativa.
Quante persone sanno esattamente cosa e quanti sono i Diritti Umani? In realtà più del 90% delle persone al mondo non li conosce e quindi sarà veramente difficile che li facciano rispettare e tutelare.
La DICHIARAZIONE si compone di 30 articoli. 30 articoli che sanciscono i diritti inalienabili dell’uomo alla salute, all’educazione, al nutrimento, a un matrimonio e a una famiglia, alla partecipazione alla vita pubblica, alla libertà da torture e da arresti arbitrari. 30 articoli che hanno raccolto forse il più alto consenso morale, ma allo stesso tempo sono stati al centro del più alto numero di violazioni da parte di ogni stato del mondo. Sì, perché i rapporti annuali dimostrano come anche i paesi più “civilizzati”, rientrano nella lista nera. Da qui la necessità di ricordare costantemente sia i progressi registrati negli ultimi decenni, sia l’esistenza di milioni di persone al mondo che non godono nemmeno delle loro libertà naturali e di esseri umani.
In un mondo così caotico e turbolento dove i fatti di violenza sono all’ordine del giorno, mantenere rispetto e pace tra persone e popoli è fondamentale, affinché si possa vivere in armonia ed assaporare i piaceri della vita e condividerli con i vari gruppi di lavoro, familiari, nell’ambiente scolastico, ecc., sono tutti obiettivi ottenibili anche attraverso il rispetto dei 30 punti della Dichiarazione dei Diritti Umani.
Facciamoli conoscere per evitare situazioni di abusi perpetrati anche dalle autorità, come quelle del caso di Bibbiano.
Per maggiori informazioni visita il sito www.unitiperidirittiumani.it