Euro, arriva una leggera spinta dai dati sulle imprese in Germania

Cresce la fiducia delle imprese in Germania, arrivando ai massimi dell’ultimi semestre, e l’euro riceve una ulteriore spinta contro il dollaro. Secondo i dati resi noti questa mattina, l’indicatore del sentiment aziendale è salito a 103,8 ad agosto dal 101,7 di luglio, andando ben oltre le previsioni degli analisti che erano di 101,8 (indagine dell’Istituto Ifo di Mannheim). Era dal mese di febbraio che non si registrava un dato così elevato. Le aziende del paese tedesco quindi si sono dimostrate nuovamente soddisfatte della loro attuale situazione economica nonché delle aspettative future. L’indice della situazione attuale è salito al massimo di cinque mesi di 106,4 da 105,4 un mese fa. Allo stesso tempo, l’indice delle aspettative è salito a 101,2 da 98,2 di luglio, segnando il punteggio più alto da gennaio.

La situazione nell’area Euro

euroA dare un sostegno ai dati macro tedeschi c’è la situazione economica interna robusta (Le cifre attuali indicano una crescita economica dello 0,5% nel terzo trimestre), ma anche la tregua nel conflitto commerciale con gli Stati Uniti. Tuttavia va ricordato che il recente rapporto della Bundesbank pubblicato all’inizio agosto ha evidenziato la possibilità di un calo nella crescita dell’economia tedesca nel terzo trimestre.

Questi dati hanno avuto un impatto positivo sull’euro, anche se dato il periodo non c’è grande volatilità (misurabile con l’indicatore deviazione standard trading). Il cambio con il dollaro è riuscito a lasciarsi alle spalle la soglia di 1.16 e adesso viaggia verso 1.1630.  L’EUR ha acquisito un certo slancio oggi sulla scia di dati economici positivi, ma non è detto che ciò sarà sufficiente per spingere il prezzo al di sopra delle resistenze chiave.

Consiglio: se amate gli investimenti sulle valute, studiate bene pattern e figure inversione trend.

Nei prossimi giorni nell’area Euro saranno pubblicati i report sulle vendite al dettaglio, sul tasso di disoccupazione e sul CPI in Flash. Guardando invece agli USA, ci sarà il rilascio del rapporto sul PIL, che dovrebbe mostrare un leggero calo al 4,0% dal precedente valore del 4,1% e il rapporto sulle richieste di disoccupazione che dovrebbe aumentare a 211 k rispetto alla precedente cifra 210k.

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