Forex, l’euro non decolla malgrado l’inflazione in salita nella UE

L’aumento dell’inflazione fa felice la BCE, ma non riesce ancora a spingere l’euro verso l’alto nel forex market. La settimana è cominciata con dei dati macro importanti per l’Eurozona, che può brindare all’aumento dell’inflazione, anche se siamo molto lontani ancora dal target 2% fissato dalla BCE.

I dati macro e le reazioni sul Forex

bce-forexI prezzi comunque registrano un’accelerazione a ottobre, dando in parte ragione alla politica monetaria portata avanti dall’istituto centrale europeo, che ha puntato su tassi di interesse bassi e Quantitative Easing.

Rispettando quelle che erano le aspettative degli analisti, l’inflazione è salita dello 0,5% secondo le rilevazioni dell’Ufficio statistico europeo (Eurostat). La stima flash per ottobre riporta un tasso di inflazione in aumento dello 0,5% su base tendenziale, quando il mese scorso lo stesso dato registrava un +0,4%. Il dato “core” (ovvero quello che non tiene conto di energia, cibo e tabacchi) è invece stabile allo 0,8%.

L’Eurostat ha anche diffuso altri due dati macroeconomici riguardanti il PIL. Le rilevazioni nell’Eurozona sono state in linea con le aspettative degli analisti, nonché identiche a quelle registrate nel periodo precedente. Nel terzo trimestre il PIL è salito del 1,6% su base annuale, su base trimestrale invece l’incremento è stato dello 0,3%.

Intanto nel mercato valutario (Forex) l’euro non si scrolla di dosso la debolezza e le perplessità degli operatori. Infatti nei confronti delle altre major continua ad esserci un moderato calo. I dati della piattaforma di trading Plus 500 (recensione, bonus e opinioni sono qui) evidenziano che nella mattinata la valuta unica è scesa nei confronti del dollaro (1,0950 circa) così come hanno un saldo negativo anche i cross Eur-Gbp (-0,17%) e Eur-Jpy (-0,19%).

Consiglio: quando si opera nel Forex, occorre rivolgersi solo ai broker affidabili. Qui trovate l’elenco dei siti non autorizzati per opzioni binarie e Forex secondo le rivelazioni dell’autorità AMF.

Nelle settimane scorse il governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha difeso la politica monetaria che l’istituto centrale europeo sta portando avanti, annunciando inoltre che se dovesse essere necessairo, il programma di quantitative easing verrà portato avanti anche oltre la scadenza di marzo 2017.

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