Ne sa qualcosa la Germania dove, all’indomani dei fatti accaduti a Colonia nella notte di San Silvestro con le molestie sessuali subite da oltre 500 donne (stando alle denunce) da parte di un migliaio di immigrati, la vendita degli spray al peperoncino continua a crescere a dismisura e a raggiungere livelli senza precedenti. Ad acquistarli sono soprattutto le donne, vittime preferite degli aggressori, ma rimane comunque notevole il numero degli uomini che richiedono questo prodotto.
I media tedeschi sottolineano come la domanda di strumenti per la difesa personale sia in continua ascesa negli ultimi mesi, e non sono solo le bombolette dal contenuto di capsaicina ad essere vendute. Pur volendo escludere una stretta correlazione tra questa tendenza e l’emergenza immigrazione, non si può comunque sottovalutare il fatto che da quando in Germania è scoppiata la crisi migratoria, cioè dall’agosto 2015, il volume delle vendite è aumentato del 600%. A confermarlo ci pensa direttamente Ingo Meinhard – presidente dell’Associazione nazionale Tedesca dei rivenditori d’armi – il quale ricorda come la distribuzione di spray urticanti legali non interessa solamente le principali città tedesche, come Berlino, Monaco, Amburgo, Francoforte ecc, ma tutto il territorio tedesco.
Cresce dunque la propensione all’autodifesa dei cittadini, non solo quelli tedeschi, anche di fronte all’incapacità delle forze dell’ordine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico e di gestire situazioni incresciose come quelle avvenute nella tranquilla e civile città di Colonia nella notte di Capodanno. È doveroso altresì evidenziare che non sempre è corretto associare le minacce di aggressione esclusivamente alla figura del migrante, ma è utile ricordare che il pericolo può provenire da qualsiasi individuo, magari proprio il vicino di casa di cui non avremmo mai il benché minimo sospetto.