ICS Maugeri S.p.A.: Mario Melazzini a Superquark per spiegare cosa c’è dentro un vaccino

ICS Maugeri S.p.A. è una realtà nata nel 2016 per proseguire le attività clinico-sanitarie ereditate dalla Fondazione Salvatore Maugeri (1965) e che nei diversi Istituti dislocati sul territorio italiano si occupa di medicina riabilitativa e delle cure correlate, ma anche e soprattutto di ricerca e formazione.

ICS Maugeri S.p.A.

L’AD di ICS Maugeri S.p.A. sul contenuto dei vaccini contro il Covid-19 nella puntata di Superquark

I ricercatori degli Istituti Maugeri conducono da sempre attività di ricerca, la quale nell’ultimo anno e mezzo si è incentrata soprattutto sulla creazione e la verifica dei vaccini contro il Covid-19. In quanto centro di ricerca e formazione, in ICS Maugeri S.p.A. si è molto preparati in materia e per questo l’Amministratore Delegato Mario Melazzini è stato intervistato da Superquark per fare luce sul contenuto dei vaccini. Dopo aver chiarito che esiste una distinzione tra quelli a vettore virale come Astrazeneca e J&J e quelli a mRNA come Pzifer e Moderna, Mario Melazzini spiega che nei primi sono presenti amminoacidi “che servono a stabilizzare il farmaco”, composti utili per la conservazione contenenti sali, zuccheri o alcoli (come l’etanolo contenuto nel vino) e infine polisorbati, i quali “permettono di tenere insieme la parte oleosa a quella parte acquosa”, facilitando l’iniettabilità del farmaco. Tutte sostanze completamente innocue. Nei vaccini “prodotti da Pzifer e Moderna l’elemento chiave” è rappresentato invece dalle molecole di RNA messaggero, racchiuse dentro minuscole gocce di grasso. Sono proprio tali grassi artificiali ad aver scaturito reazioni allergiche in alcune persone. L’AD di ICS Maugeri S.p.A. sottolinea però che si tratta di casi rarissimi e che il prodotto “è estremamente sicuro e sempre valutato al 100%” in quanto a qualità, sicurezza ed efficacia.

ICS Maugeri S.p.A., Mario Melazzini: la differenza con gli altri vaccini

Prima di questi vaccini innovativi che si basano su un’informazione genetica, eravamo abituati soprattutto ad un altro tipo di vaccini: quelli realizzati a partire da microbi indeboliti. Appartengono a questa categoria, ad esempio, i vaccini contro il morbillo, la parotite, la rosolia, la varicella e alcuni vaccini contro l’influenza, ai quali probabilmente ci si è sottoposti senza porsi troppe domande. L’AD di ICS Maugeri S.p.A. Mario Melazzini spiega che questi “possono essere inadatti per alcune persone” con un sistema immunitario fragile, dato che anche una forma di infezione molto lieve potrebbe causare gravi problemi. I vaccini invece basati su agenti infettivi uccisi o su loro parti inattivate “vanno bene per tutti ma hanno un problema, cioè la risposta immunitaria che suscitano è meno forte”. Per questo motivo viene aggiunto al farmaco una sostanza innocua, l’adiuvante, che serve proprio a stimolare “maggiormente la reazione del nostro sistema immunitario”.

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