Inflazione UE, arrivano segnali a tinte miste per la BCE

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Per il terzo mese consecutivo, il tasso di inflazione annuo nell’area dell’euro è andato in frenata. La stima preliminare resa nota da Eurostat indica al 5,3% il livello di luglio 2023, contro il 5,5% di giugno. Si tratta della lettura più bassa dal gennaio del 2022.

Le notizie dal fronte inflazione

inflazioneLa frenata dell’inflazione è in linea con le previsioni di mercato. Questa dinamica ribassista si consolida grazie al calo dei prezzi energetici (-6,1% vs -5,6%) così come di quelli per alimentari, alcol e tabacco (10,8% vs 11,6%). Un contributo giunge anche dai beni industriali non energetici (5% vs 5,5%). D’altro canto, l’inflazione dei servizi ha continuato a salire al 5,6% dal 5,4%.

Nel frattempo, il tasso di inflazione core (ossia senza contare le componenti più volatili come energia, cibo, alcol e tabacco) è rimasto invariato al 5,5%, rispetto alle previsioni del 5,4%, ed è ora superiore al tasso principale per la prima volta dal 2021.
Bisogna ricordare che la BCE punta l’inflazione al 2%.

Cosa significa per la BCE

La dinamica dell’inflazione è ciò che influenza le decisioni della BCE. La Eurotower ha aumentato i tassi di interesse di altri 25 punti base settimana scorsa, e la maggior parte degli economisti scommette che la banca centrale effettuerà un rialzo finale dei tassi a settembre.
La presidente Lagarde ha ribadito durante un’intervista a Le Figaro che potrebbe esserci un ulteriore aumento dei tassi oppure no, ma se decidesse di forse una pausa non andrebbe vista come una scelta definitiva.

La reazione del mercato

Dopo il dato sull’inflazione, l’euro si è mosso poco. La valuta unica oscilla attorno alla soglia di 1,10 rispetto al dollaro (si può vedere sui broker opzioni binarie no Esma, extra UE), mentre gli investitori digeriscono i nuovi dati economici e le prospettive della politica monetaria.

NB. Se siete interessati a negoziare l’euro, sarebbe importante studiare bene i parametri Stocastico 5 3 3 o 20 14.

Crescita a tinte miste

Intanto l’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre del 2023, dopo un primo trimestre piatto. Si tratta di un valore superiore al consenso del mercato, che vedeva un’espansione dello 0,2%. Su base annua, l’Eurozona è cresciuta dello 0,6%, il ritmo di espansione più debole dal periodo di recessione 2020-21.

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