Intervista a Yuri Salvatore-i suoi nuovi progetti e il nuovo album-Talenti in rete

Il giovane cantautore e musicista dei social Yuri Salvatore, si racconta alla rubrica “Talenti in rete”e ci svela qualche anticipazione sul suo nuovo album, e sui suoi nuovi progetti.

Yuri Salvatore è reduce da due pubblicazioni recentissime. gli inediti “Angelina mia”e “Per fiorire d’inverno”che hanno ottenuto numerosi consensi dal suo pubblico, e dai canali di informazione indipendenti. l’artista napoletano ha anticipato i tempi e ci ha fatto ascoltare un piccolo assaggio di quello che sarà il suo ultimo progetto discografico dal titolo “Tra sogni e realtà”, in uscita a novembre.

 

“Angelina mia, e Per fiorire d’inverno. due brani diversi tra loro. cosa ti ha spinto a scegliere di pubblicare ben due singoli anzicchè un unico estratto dal tuo prossimo album?

-Sicuramente la necessità e la curiosità di ricevere delle risposte, dalle persone che mi seguono in questo percorso indipendente. avevo bisogno di cantare di più. mi sono ispirato se vogliamo nella promozione un pò ai canali youtube degli artisti arabi e marocchini, che in una settimana pubblicano non un singolo ma diversi brani, e puntualmente ottengono un gran numero di views.

Parliamo di “Angelina mia”. chi è la tua Angelina, se esiste, e se è un brano che racchiude un messaggio in particolare

-Angelina esiste, e rappresenta l’inizio di una maturità, di una ricchezza arrivata nella mia vita dal punto di vista umano, e spero anche artistico. volutamente ho scelto di inserirla all’inizio del brano:quella bellissima voce che sentite, che canta in lingua russa, vuole rappresentare un messaggio oltre che di integrazione, ma di protezione. credo che chiunque si possa ritrovare alla fine. la mia Angelina, rappresenta quelle persone che solo chi sa fermarsi a guardarle con altri occhi ne possono scorrere la bellezza d’animo.

Tu sei un super ammiratore del maestro Andrea Camilleri, a cui in estate hai dedicato una poesia.

-Si. ma credo di aver detto in quelle poche righe, abbastanza di quello che per me sarà sempre Andrea, o “Nenè”come titola questa mia improvvisa riflessione, che sarà inserita in versione musicale in questo nuovo progetto. in realtà queste personalità sono quelle che non ci lasciano mai definitivamente. Camilleri come tutti i grandi riecheggia con la sua voce ed i suoi trattati di saggezza e umanità, nell’eternità.

e a proposito di dediche emozionanti, non possiamo fare a meno di parlare di Nadia Toffa. la tua devozione, insieme al coraggio, probabilmente, ti ha portato a scriverle una canzone. “Per fiorire d’inverno”, prendendo spunto anche dal suo libro. credi di aver toccato le corde giuste?

-Non lo so. quello che dico sempre a me stesso e a chiunque si congratula con me per questo brano è, spero che in primis lei abbia ascoltato. credo in certe cose. con Nadia ho sempre avuto un rapporto di ammirazione, che avrei voluto diventasse più diretto. ho scritto questa canzone chiuso in me stesso, e prima di farla sentire ci ho pensato tanto. avevo paura di non essere capito da chi ha avuto la gioia di conoscerla dal vivo.

Nel videoclip che accompagna il brano, diretto da Marco Novelli, tu rappresenti una sorta di sogno. com’è stata la lavorazione a questo video?

-Posso dire che da quando ho confidato a Marco la mia idea, lui ha colto al volo, come sempre, il messaggio che volevo trasmettere. lei c’è, lei vive, lei continua a splendere nel cuore di chi come me le vuole bene. infatti è così. Marco è stata la persona con cui son riuscito a parlare di ogni mio rimpianto, e lui sa sempre come prendermi, gestire ogni mio momento. non  a caso è “L’amico geniale”, altro brano presente nell’album. alla fine è stato l’ennesimo lavoro che abbiamo fatto, vincendo sempre noi sulle difficoltà.

Rimanendo ancora su “Per fiorire d’inverno”, qualcuno ha detto che tra tutte le dediche, i pensieri e le iniziative artistiche arrivate a lei, questa è la più vera. sei daccordo con questo poensiero?

-Non sta a me definire cosa è più bello o meno bello. Nadia è amata e la sua unicità, è giusto che vada omaggiata da chi vuole farlo. se qualcuno ritiene che il mio brano è superiore a tutte le altre dediche, lo ringrazio. bontà di chi lo dice! ma qualsiasi cosa fatta col cuore, è rispettabile. non mi piacciono gli occasionali, quelli che sfruttano, che scrivono le cosìddette righe per farsi vedere con sentimenti legati al momento. quelli no, eppure, ce ne sono.

Veniamo all’album “Tra sogni e realtà”. cosa deve aspettarsi il tuo pubblico da questo quarto lavoro indipendente, e per quando è prevista l’uscita?

-Sarà un album dove ogni canzone strizza l’occhio un pò sul sogno, e un pò sull’attualità della realtà. oltre ai brani già noti e pubblicati ultimamente, ci saranno diverse testimonianze del mio pensiero, anche sulla realtà di oggi. in particolare invito a rimanere attenti su un brano, abbastanza pericoloso dal titolo “Non è in mio nome”dove mi son divertito, oltre che a suonare strumenti come il sitar indiano e a dilettarmi come percussionista su una batteria di origine etnica, ma mi sono lasciato andare dicendo tutto ciò che, appunto, non sarà mai in mio nome. i bastoni tra le ruote nei confronti di chi vuole integrarsi, le malefatte dello spettacolo e della televisione, insomma. mi sono lanciato, vedremo cosa penserà il pubblico. l’uscita è prevista per novembre, quasi sicuro dopo il progetto di mio padre, che merita spazio, ed io non ho voluto invadere la strada.

Tu sei il figlio di Federico Salvatore, cantautore illustre, forse il più preparato del panorama musicale napoletano. cosa credi di avere di simile a tuo padre, e cosa invece vorresti avere di lui, artisti camente parlando?

-Di mio padre mi piacerebbe avere la capacità, di trattare certi argomenti. l’ho detto sempre, se non fosse stato mio padre, Federico Salvatore sarebbe stata la mia voce napoletana più autorevole di tutte le altre. sicuramente di simile abbiamo la curiosità nel voler scoprire cose, storie, persone e personalità, l’amore che mettiamo nelle nostre cose, e l’esigenza di essere liberi da ogni censura/compromesso. siamo due cani che quando veniamo sciolti, non ce n’è per nessuno. nel senso che non le mandiamo a dire.

Sanremo, il tuo pensiero sul nuovo stile del festival e se hai mai sognato di parteciparvi

-Mai stato il mio sogno-obiettivo, e non credo proprio che vi parteciperei. ma come da tradizione, non rinuncio al mio ruolo di spettatore televisivo ogni anno. mi auguro si dia spazio un pò più alla meritocrazia, e che non ci siano pregiudizi nei confronti della nuova musica, che è fatta da personalità, anche interessanti.

Quali saranno gli altri progetti?

-In attesa dell’album, ad ottobre sarò nella web serie “Passione senza fine2.0”, diretta da Giuseppe Cossentino in cui sarò attore, e darò la mia voce ad un giovane avvocato, molto particolare, che sarà poi uno dei nuovi personaggi della serie. ho da poco pubblicato insieme alla mia collega Michela Belotti il brano “Tutto è possibile”, sigla di miss bagaglino che è un progetto che sarà devoluto al reparto oncoematologia dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. chiunque acquista il brano in tutti i negozi digitali automaticamente contribuirà ad una giusta causa. nel fratetempo continuo a portare avanti il duo “Artisti Di cuore projet”fondato con la mia amica attrice Eleonora Lentini, dove mi diverto a recitare scene, scritte anche da noi. seminiamo sperando di produrre dei buoni frutti.

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