Il lotto fa parte della vita di tutti gli italiani, anche di quelli che non ci giocano, fa parte della nostra cultura ormai. Molti libri sono stati scritti sul lotto e sulla smorfia, quella che a ogni tipo di sogno associa uno dei 90 numeri del lotto, ma poco si sa della storia di questo popolare gioco italiano.
Nell’articolo affronteremo brevemente la storia del lotto, alla riscoperta delle sue origini.
Il progenitore del Lotto nacque circa nel 1500, a Genova e nel 1861 vennero apportate 3 modifiche alle poste in premio:
- fu abolito l’ambo nominato;
- il premio per il terno fu ridotto a 5.000 la posta;
- il premio per la quaterna fu ridotto a 60.000 la posta.
Nel 1864 vi fu un riordinamento del gioco: 6 erano le ruote e si poteva vincere solo con l’ambo semplice, il terno e la quaterna.
Nel 1891 il regolamento delle poste in premio venne modificato nel seguente modo:
- l’estratto semplice, valeva 11,232 volte la posta;
- l’ambo valeva 250 volte la posta;
- il terno valeva 4.250 volte la posta;
- la quaterna valeva 60.000 volte la posta.
L’otto luglio 1933 una nuova riforma si verifica nel gioco del lotto, questa volta venne introdotta la cinquina (che veniva pagata 1.000.000 volte la posta), e il premio della quaterna passò da 60.000 volte la posta a 80.000 volte la posta. Allora le ruote erano 8.
Nel 1939 le ruote divennero 10, ovvero nacquero le ruote di Cagliari e Genova.
Nel 2005 venne introdotta l’undicesima ruota, la “ruota Nazionale” e vennero modificati i premi corrispondenti al terno, quaterna e cinquina, tutt’oggi in vigore:
- l’estratto semplice, val 11,232 volte la posta;
- l’ambo vale 250 volte la posta;
- il terno vale 4.500 volte la posta;
- la quaterna vale 120.999 volte la posta;
- la cinquina vale 6.000.000 volte la posta.
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