La Via della Felicita’ a sostegno della Settimana Mondiale dell’Armonia Religiosa.

Nel pieno della Settimana Mondiale dell’Armonia Religiosa (01- 07 febbraio), la campagna di sensibilizzazione per un accrescimento morale si contestualizza in pieno.

Volontari de “La Via della Felicita`” hanno infatti distribuito gli omonimi opuscoli venerdi` 03 febbraio in centro a Marina di Ravenna.

“La Via della Felicita`” e` una campagna basata sugli insegnamenti del filosofo e umanitario L.Ron Hubbard. Una raccolta di 21 precetti interamente non religiosi, apolitici che affrontano tutti gli ambiti di vita di ogni individuo: dal rapporto con se stessi, con il coniuge, con i figli, con i genitori, fino alla cura dell’ambiente.

Una felicita` che deriva, fra le altre cose,  anche da buoni rapporti con le persone osservando la doppia versione della regola aurea quale: “Cerca di trattare gli altri come vorresti che gli altri trattassero te” o “Cerca di non fare agli altri quello che non vorresti che gli altri facessero a te”.

Vorremmo tutti sicuramente essere trattati con gentilezza, rispetto, fiducia, giustizia, clemenza, ammirazione, amore ecc… Che cosa succederebbe se una persona trattasse quelli che si trovano attorno a lei in questo modo? Probabilmente molti altri comincerebbero a trattare il prossimo nello stesso modo e le persone si innalzerebbero ad un nuovo livello nei rapporti umani. Il proprio potenziale di sopravvivenza aumenterebbe considerevolmente.

In tema del rispetto altrui e dell’armonia interreligiosa, celebrata ogni prima settimana di febbraio, richiama indirettamente il precetto n.18: “Rispetta la fede religiosa degli altri”.

Tolleranza religiosa non significa che non si possano esprimere le proprie convinzioni. Significa che cercare di indebolire o attaccare la fede o le credenze religiose altrui è sempre stata una scorciatoia per ritrovarsi nei guai. La tolleranza è un buon fondamento su cui costruire i rapporti umani. Quando si osservano le stragi e le sofferenze causate dall’intolleranza religiosa in tutta la storia dell’Uomo fino ai nostri tempi, si comprende che l’intolleranza è un’attività completamente contraria alla sopravvivenza.

Se le menti più brillanti dal V secolo a.C., o addirittura prima, non sono state capaci di mettersi d’accordo sull’argomento della religione o dell’anti-religione, ciò significa che questo è un campo di battaglia da cui sarebbe meglio star lontani.

Da questo mare di dispute è emerso un principio intelligente: il diritto di credere liberamente.

La “fede” e le “credenze religiose” non sono necessariamente spiegabili con la logica: non le si può nemmeno dichiarare illogiche. Possono essere cose del tutto al di fuori di questo.

Qualsiasi consiglio si possa dare ad un altro su questo argomento si trova sul terreno più sicuro quando si limita ad asserire il diritto di credere liberamente. Una persona è libera di esporre le proprie credenze religiose, affinché vengano accettate. È però in pericolo quando cerca di attaccare le credenze degli altri e, a maggior ragione, quando li attacca e cerca di danneggiarli a causa delle loro convinzioni religiose. L’Uomo, fin dagli albori della specie, ha trovato moltissima gioia e consolazione nella propria religione. Persino i “meccanicisti” e i “materialisti” di oggi sembrano i preti di ieri mentre diffondono i loro dogmi. Gli uomini senza fede sono alquanto infelici. Si può persino dar loro qualcosa in cui credere. Ma quando hanno proprie credenze religiose, rispettale.

Per conoscere di piu` riguardo il potenziale di questa campagna, visitate il sito: https://www.laviadellafelicita.org

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