L’ascesa del fintech, Attilio Mazzilli: l’interesse non si limita a Satispay

Attilio Mazzilli

Lo studio legale Orrick, presso cui Attilio Mazzilli è partner responsabile del Tech Group Italiano e membro dell’International Technology Companies Group, ha gestito tra il 2021 e il 2022 un alto numero di transazioni nel fintech. Segno che il settore vive ancora un momento di forte espansione, nonostante la crisi.

Attilio Mazzilli

Attilio Mazzilli: trend in crescita nel fintech

“Start up” riporta che nel primo semestre di quest’anno sono stati investiti circa 996 milioni di euro nel settore. L’anno precedente l’investimento ammontava a oltre 100 miliardi di dollari, tre volte la cifra del 2020. à, avvocato partner responsabile del Tech Group Italiano e membro dell’International Technology Companies Group di Orrick, riferisce che il suo studio ha gestito oltre 500 transazioni solo nel 2021, arrivando ad un totale di 20 miliardi di dollari. Quest’anno si è occupato nel primo semestre di otto round nel fintech, superando così gli 850 milioni di euro. Al centro dell’attenzione degli investitori non ci sono solo le fintech unicorno come Satispay. “L’interesse resta alto per diversi settori, dal payment all’insurtech, oltre alle società cosiddette regtech, ovvero coloro che applicano le innovazioni tecnologiche al settore regolatorio, come pure sul welltech e sulle società che si occupano di blockchain”, ha affermato Attilio Mazzilli.

Le previsioni di Attilio Mazzilli sul prossimo futuro

La tendenza emersa lo scorso anno è stata la competizione tra gli investitori per i deal migliori vista l’alta liquidità in circolazione. Anche nel 2022 i fondi hanno continuato ad avere importanti liquidità da investire e non sembrano esserci segnali di cambiamento nonostante le incertezze economiche”, ha spiegato il Partner di Orrick. Ci sono diverse fintech nuove di zecca che stanno attirando molto interesse. Parliamo ad esempio di Bkn301, la società nata dall’acquisizione degli assets dell’ex Istituto di Pagamento della Repubblica di San Marino, che punta a diventare un operatore di riferimento nell’open banking e nei pagamenti digitali. Anche Wallife sta riscuotendo un discreto successo. Di recente ha infatti chiuso un round di investimenti da 12 milioni. Ciò non toglie che a breve il settore potrebbe risentire, anche se in minima parte, della crisi. “Nel primo semestre si sono chiuse operazioni che erano state preparate prima ma nella seconda parte dell’anno si potrebbe registrare una frenata che potrebbe arrivare a superare il 10% per operazioni che appaiono inevitabilmente più rischiose”, ha riconosciuto Attilio Mazzilli.

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