L’ultimo esempio in ordine cronologico è quello che ci è stato fornito dalla Russia che ha introdotto, seppur non si sa se in modo permanente, una sorta di ritorno al Gold Standard per difendere i propri interessi.
Già da questi fatti si evince quanto il mercato dell’oro sia ancor oggi strategico da un punto di vista economico e finanziario nonostante i tanti asset che esistono sui mercati azionari attuali.
L’importanza deriva da vari fattori di diversa natura che tutti insieme rendono il prezioso metallo giallo un bene fondamentale per l’andamento economico globale stesso.
Fin dai tempi antichi la sua particolare duttilità ne favorirono la diffusione a discapito di metalli troppo duri da potere essere lavorati con mezzi antiquati.
Con l’evoluzione delle tecniche si è poi scoperto che il prezioso metallo giallo poteva essere legato tramite fusione con metalli più duri e per questo soddisfare caratteristiche che lo hanno reso utilizzabile anche in ulteriori ambiti.
Un altro aspetto che rende questo metallo unico è la sua resistenza agli agenti esterni compresi quelli chimici.
Questo ha permesso la diffusione in tutto il mondo di questo metallo come mezzo di pagamento in quanto poteva essere conservato in qualsiasi luogo ed in qualsiasi condizione ambientale.
Da un punto di vista economico e finanziario il mercato dell’oro è oggi considerato un porto sicuro dove approdare nei momenti di crisi economica più profondi.
Il prezioso metallo giallo è considerato da tutti il bene rifugio per eccellenza non solo in grado di difendere il proprio valore ma anche di aumentarlo al pari dell’inflazione stessa sul lungo periodo.
Negli ultimi 20 anni il suo valore è aumentato quasi del 700%, favorito anche dalle ripetute crisi e dissesti economici finanziari che si sono succeduti in modo ciclico dall’inizio del nuovo millennio.
Questo nonostante il suo valore venga costantemente calmierato per mezzo di particolari politiche monetarie gestite dal sistema bancario che no lo sponsorizza volentieri come bene di investimento.