Nicolò Zanon relatore della sentenza che consente ai detenuti di cucinare in 41 bis

Non ci sarà più il divieto di cuocere cibi in carcere tra le particolari restrizioni per i detenuti al 41 bis, in quanto la possibilità di cucinare non influisce con la crescita di potere e di prestigio del detenuto all’interno della struttura penitenziaria: lo stabilisce una recente sentenza, che ha come relatore il giurista e docente Nicolò Zanon.

Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: i contenuti e le motivazioni della sentenza

La Corte costituzionale ha sancito l’illegittimità della norma che vieta di cuocere cibi a chi si trova detenuto con regime di carcere duro. La sentenza, di cui è relatore Nicolò Zanon, modifica l’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario. Anche chi si trova ristretto con regime di carcere duro deve “conservare la possibilità di accedere a piccoli gesti di normalità quotidiana, tanto più preziosi in quanto costituenti gli ultimi residui in cui può espandersi la sua libertà individuale”. Questa è la motivazione che ha spinto la Corte costituzionale ha sancire l’illegittimità della norma che vietava la possibilità di cucinare in carcere. La misura restrittiva, contenuta nel comma 2-quarter, era stata introdotta nel 2009 con la necessità di contrastare l’eventuale crescita di “potere” e prestigio criminale del detenuto all’interno della struttura penitenziaria. La sentenza che ha come relatore il giudice Nicolò Zanon fa notare che “la crescita di potere e di prestigio all’interno del carcere potrebbe derivare anche dalla disponibilità di generi alimentari ‘di lusso’ da consumare crudi”. Al di là di questo, “è la stessa ordinaria applicazione delle regole di disciplina specificamente previste a rendere pressoché impossibile qualunque abusiva posizione di privilegio o di potere all’interno del carcere collegata alla cottura del cibo”.

L’attività scientifica ed editoriale di Nicolò Zanon

Nicolò Zanon è un giurista e docente originario di Torino. Classe 1961, è attualmente giudice della Corte costituzionale su nomina del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo essere stato (2010-2014) componente laico del Consiglio superiore della Magistratura. È Ordinario (fuori ruolo) di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. In seguito alla laurea in Giurisprudenza, ha conseguito il titolo di Dottore in ricerca in Diritto comparato presso l’Università di Firenze. Oltre ad affrontare le sue prime esperienze come docente presso importanti atenei italiani, Nicolò Zanon si dedica all’attività scientifica, trattando soprattutto di problematiche legate al diritto regionale, alla giustizia costituzionale e alla tutela dei diritti fondamentali nell’ordinamento italiano e in quelli stranieri. Un altro argomento cardine di cui si occupa è la posizione costituzionale dei parlamentari e della loro tradizionale libertà da vincoli di mandato. Membro del comitato di redazione della rivista “Ideazione” e del comitato scientifico della rivista “Giurisprudenza costituzionale”, ha fatto parte del comitato scientifico della rivista “Percorsi costituzionali” e della direzione della rivista “Quaderni Costituzionali”. È stato editorialista per importanti quotidiani quali “Il Sole 24 ore”, “Il Giornale” e “Libero”, oltre ad aver pubblicato articoli su riviste giuridiche italiane e straniere.

Link Sponsorizzati free

Contattaci sul sito se hai bisogno di sponsorizzare il tuo link!

1 - Diario Viaggi

2 - Come Fare Soldi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.