Il cambio di rotta della quotazione dell’oro
E dire che appena pochi giorni fa, l’oro sembrava uscire penalizzato dalle dichiarazioni da falco del presidente della Fed, che aveva intensificato il suo attacco all’inflazione durante la sua visita semestrale a Capitol Hill.
Poi è scoppiato lo scandalo Silicon Valley Bank, che ha innescato la paura nel mondo finanziario. Al crac della banca californiana ha fatto seguito la doccia fredda di Credit Suisse in Europa. Troppo per evitare un effetto panico, che ha finito per spingere le asset class difensive, a cominciare ovviamente dall’oro.
Anche perché nel frattempo il mercato è passato dal prezzare quattro rialzi dei tassi FED a meno di uno. Tutto ciò ha reso il dollaro più debole (l’Index è sceso verso 014, se usiamo gli spread Plus500), diventando un ulteriore assist per l’oro.
Livelli tecnici e soglia psicologica
Dopo il rally della scorsa settimana, la quotazione dell’oro è arrivata a sfondare anche la soglia dei 2.000 dollari. Il prezzo era riuscito a salire oltre questo livello durante l’agosto 2020, in piena crisi pandemica, e poi a marzo 2022, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Adesso, di fronte alle turbolenze dei mercati, gli investitori hanno scelto nuovamente questo bene rifugio per mettere al riparo i loro patrimoni.
Dopo questa soglia, i successivi potenziali target della quotazione dell’oro diventerebbero 2.025/2.050 dollari prima, e poi i 2.100, come evidenziano gli analisti di Quotex broker binario.
Hedge fund costretti al dietrofront
L’improvviso cambio di direzione ha sorpreso numerosi hedge fund, che si affrettavano a ricostruire le proprie esposizioni dopo aver effettuato tagli profondi in risposta allo short sell di inizio febbraio. Gli hedge funds avevano infatti tagliato le posizioni nette lunghe del 53% in sole tre settimane.