Giovedì 16 febbraio cena interreligiosa presso la sede della Universal Peace Federation di via Acquette.
In occasione della settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa 2023, la Universal Peace Federation di Via Acquette, 16 di Padova ha organizzato una cena presso la sua sede a cui hanno preso parte diversi rappresentanti di altre realtà religiose della città patavina.
Quindici i portavoce presenti giovedì 16 febbraio per un momento di convivialità e di socialità.
Oltre alla Federazione di Pace Universale anche membri del Tara Cittamani, dei Missionari Comboniani, del Bahai, della Chiesa di Scientology, della Congregazione Francescana Secolare, della comunità islamica e del CARP (organizzazione non-profit, formata da giovani maggiorenni che aspirano a migliorare il mondo).
“La pace inizia dentro di me” il titolo dell’incontro che ha messo attorno ad uno stesso tavolo realtà cittadine diverse ma unite da un comun denominatore: la pace dell’ Uomo nel suo vivere come singolo che come collettività.
A PROPOSITO DELLA SETTIMANA INTERRELIGIOSA
La Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa ricorre annualmente dal’1 al 7 febbraio. Indetta dalle Nazioni Unite il 20 ottobre 2010 è stata osservata per la prima volta nel 2011.
Lo scopo è quello di promuovere l’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione sulla base della religione. Si riconosce inoltre la necessità fondamentale del dialogo interreligioso e della comprensione reciproca quale tassello centrale di una cultura della pace.
Le Nazioni Unite incoraggiano tutti gli Stati a sostenere, su base volontaria, la diffusione del messaggio di armonia interreligiosa in tutti i luoghi di culto durante questa settimana.
In adempimento a questa direttiva ONU i partecipanti alla cena hanno condiviso il sentire comune ossia la necessità di risvegliare la spiritualità per un mondo di pace dove gli individui possano esprimersi liberamente e convivere in armonia.
E’ stata un’occasione per ascoltare un canto Bahai, una lode a Dio per conoscere maggiormente riguardo al vero significato del Ramadam, come spiegato dal coordinatore della comunità Ital-som di Padova: non solo la depurazione del corpo attraverso il digiuno ma anche la purificazione dell’anima astenendosi dal parlar male, dall’ascoltare critiche altrui. Il Ramadam come tempo per dedicarsi invece ad “alimentare” l’anima attraverso la spiritualità, la lettura del Corano e la preghiera.
Anche la religione Bahai prevede un periodo di digiuno che si rispetta dal 02 al 20 marzo di ogni anno e si fa per rafforzare l’anima e avvicinare le persone a Dio. Come dire, si diventa maggiormente padroni del proprio corpo e maggiormente consapevoli della propria spiritualità.
Non sono mancate informazioni anche sulla religione di Scientology, sul suo fondatore L. Ron Hubbard e sul significato della Croce.( https://www.scientology.it/)
La tolleranza è un buon fondamento su cui costruire i rapporti umani – scrisse L. Ron Hubbard nella guida al buon senso “La Via Della Felicità”. Quando si osservano le stragi e le sofferenze causate dall’intolleranza religiosa in tutta la storia dell’ Uomo fino ai nostri tempi, si comprende che l’intolleranza è un’attività completamente contraria alla sopravvivenza.
La consapevolezza spirituale insita in ogni persona, di ogni cultura o credo rafforzata dalla religiosità di vita è la via d’uscita per un’ esistenza di valore e all’insegna dei valori umani.
Quando la religione non è influente in una società o ha smesso di esserlo, lo Stato eredita tutto l’onere della moralità pubblica, del crimine e dell’ intolleranza e deve quindi ricorrere alla punizione. Ma questo non funziona perché la moralità, l’integrità e il rispetto di sé, se non sono già innati nell’individuo, non possono essere imposti molto efficacemente. Queste virtù potranno concretizzarsi soltanto per mezzo della religione.
La cena si è conclusa con strette di mano, ringraziamenti e mutui inviti scambiati dai partecipanti: un esempio di dialogo nel rispetto delle reciproche diversità.