La scelta della banca centrale sui tassi di interesse
Anche se alcuni analisti avevano previsto una riduzione del tasso di interesse, i mercati si aspettavano un taglio per soli 25 punti base. Invece la banca centrale ha voluto effettuare una mossa molto forte. Peraltro l’istituto polacco ha tagliato anche i tassi sulle anticipazioni e sui depositi, che scendono rispettivamente al 6,5% e al 5,5%.
Come accade un po’ ovunque, il problema della politica monetaria è bilanciare le mosse per combattere l’inflazione, senza però deprimere ulteriormente l’economia.
Dati su crescita e inflazione
Gli ultimi dati hanno evidenziato che il prodotto interno lordo della Polonia si è ridotto dello 0,6% nel secondo trimestre, accelerando dopo la contrazione dello 0,3% nel primo trimestre e rispetto alle stime iniziali di un calo dello 0,5%. Si è trattato del secondo periodo consecutivo di recessione economica dopo otto trimestri di crescita.
Sul fronte dell’inflazione, secondo le stime quella annuale in Polonia è scesa al 10,1% su base annua ad agosto (in calo rispetto al 10,8% del periodo precedente). Il consiglio prevede che ritorni al target più velocemente a fronte di una domanda più debole del previsto. Un calo più marcato potrebbe essere ottenuto anche attraverso un apprezzamento del tasso di cambio dello zloty.
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Lo Zloty è debole
In realtà proprio la mossa della banca centrale ha innescato una dinamica opposta, visto che la valuta polacca è scesa al minimo di quasi 5 mesi rispetto al dollaro. Il cambio USDPLN è salito infatti oltre quota 4,3, come si può vedere sui migliori siti trading forex gratis.
Va evidenziato che secondo diversi analisti, dietro alla scelta della banca centrale ci sia soprattutto un aiutino al partito di governo in vista delle elezioni di ottobre.